di S.F.
Una caduta «a terra a causa di una sconnessione del marciapiede» con tanto di lesioni. Costa un bel po’ al Comune di Terni l’episodio verificatosi l’11 febbraio del 2023: a distanza di due anni c’è il via libera all’atto transattivo che, per palazzo Spada, comporta un esborso da 40 mila euro per chiudere la partita.
PROBLEMA MARCIAPIEDI: L’ESBORSO DA 28 MILA EURO DEL COMUNE DOPO UN CEDIMENTO

L’avvocato della donna aveva richiesto la condanna del Comune al pagamento di 56.100 euro per danni patrimoniali e non, vale a dire la differenza tra l’ammontare dei danni riportati (73.600 euro) ed i 17.500 versata a titolo di indennizzo dalla polizza privata. La prima udienza della causa c’è stata lo scorso 16 dicembre.

Il Comune si è costituito in giudizio per contestare la domanda attorea per la «totale assenza di prova in merito al nesso causale tra evento e lamentati danni, ritenendo l’Ente convenuto esente da responsabilità per l’esimente del caso fortuito, costituito dal comportamento dell’attrice nell’uso della cosa». Non è andata così perché il giudice del tribunale – ordinanza del 5 marzo 2025 – ha formulato una proposta conciliativa.
Quale? 35 mila euro di somma omnicomprensiva più 5 mila a titolo di spese processuali dal Comune alla signora per chiudere del tutto la vicenda. Verrà così rinviata l’udienza prevista per il prossimo 23 aprile. Firmano il vicesindaco Riccardo Corridore e il dirigente agli affari istituzionali Cataldo Renato Bernocco. «La divergenza ed inconciliabilità delle posizioni delle parti rende probabile un lungo contenzioso che, a prescindere dalla fondatezza delle contrapposte tesi, comporterebbe comunque per il Comune di Terni ulteriori esborsi e spese per un importo senz’altro superiore», la motivazione del sì. Ci sarà , da prassi, uno specifico passaggio in consiglio comunale per la variazione di bilancio necessaria.