Casa di cura privata a Terni, la tensione sale di giri. Questione di precisazioni: a rifarsi avanti su questo fronte è la Cidat che, in seguito alle dichiarazioni del sindaco Stefano Bandecchi, ha voluto chiarire un paio di questioni.
GENNAIO 2023, CIDAT IN CAMPO PER LA CLINICA
Terni, c’è una proposta di potenziamento per una clinica-presidio
La società che fa capo a Maurizio Gambino ribadisce «la sua disponibilità a realizzare 80 posti letto in più nella sua struttura a Terni secondo le modalità che deciderà il Tar, che dovrà stabilire se l’autorizzazione inizialmente acquisita dalla Regione Umbria sia ancora valida o meno». Una precisazione – si legge nella nota – che arriva «anche dopo alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Terni, Stefano Bandecchi che, interpellato sul progetto della società Cidat, disposta a investire 20-25 milioni per far diventare realtà gli 82 posti letto in più, risponde con un ‘basta che mi diano 8 milioni a me, perché il progetto è il mio’». «La Cidat, società che opera nella sanità privata ternana ricorda che da quasi un decennio, molto prima dell’arrivo della giunta Bandecchi, intende realizzare un intervento di ampliamento nella clinica di cui è proprietaria» e, «auspicando una decisione positiva da parte del Tar dell’Umbria», in caso di un pronunciamento positivo «applicherebbe solo ciò che è stato stabilito dalle autorizzazioni regionali». La stessa azienda ricorda che «la Regione Umbria ha autorizzato la realizzazione dell’opera prima del Covid, ma qualche mese fa ha emanato un nuovo regolamento secondo il quale i lavori per la realizzazione degli 80 posti letto sarebbero dovuti partire entro due anni dalla concessione dell’autorizzazione».
Terni, sanità e realizzazione clinica privata: resa dei conti Cidat-Regione al Tar