di S.F.
Chi contatta umbriaOn per segnalare la questione è chi, per lavoro, si occupa di attività imprenditoriali – più o meno rilevanti, ma poco cambia – sul territorio. Lo spunto di riflessione e lamentela la dà l’apertura dell’area commerciale del PalaTerni: il mirino non è sui nuovi arrivi, bensì sulle lungaggini burocratiche legate a palazzo Spada.
12 OTTOBRE 2022, L’OK AL COLLAUDO TECNICO/AMMINISTRATIVO E STATICO – DOCUMENTO
FEBBRAIO 2022, SI METTE MANO ALLA CONCESSIONE: DIRITTO DI SUPERFICIE E AREA COMMERCIALE
L’ATTO AGGIUNTIVO APPROVATO – DOCUMENTO
Il collaudo
L’approvazione del collaudo tecnico/amministrativo del I stralcio funzionale – si parla dell’area commerciale – comprensiva di dichiarazione di agibilità è stata firmata mercoledì, a ridosso dell’inaugurazione. Tutto basato sul contratto di concessione tra il Comune e la PalaTerni srl sottoscritto il 21 ottobre del 2019: «Ai sensi dell’articolo 102 comma 3 del decreto legislativo 50/2016 e ss.m.ii. il collaudo ha carattere provvisorio e assume carattere definitivo decorsi due anni dalla data della relativa emissione; decorsi i due anni, il collaudo s’intende approvato ancorché l’atto formale di approvazione non sia intervenuto entro due mesi dalla scadenza del suddetto termine», viene specificato. Scatta inoltre lo sfruttamento economico delle opere, fondamentale per tenere in piedi il Pef. Tutto ok ed in regola.
21 OTTOBRE 2019, SI FIRMA LA CONCESSIONE
CONFARTIGIANATO: «RISCHIO PER IL CENTRO, SERVE RIEQUILIBRIO»
LA POSIZIONE DI SINDACO E VICESINDACO SULL’AREA COMMERCIALE
I ‘normali’ imprenditori
Si passa al problema sollevato: «Per avere un parere dagli uffici tecnici, su diversi aspetti, ci vuole molto. In particolar modo per le opere di urbanizzazione; in generale – la lamentela – a ‘normali’ cittadini/imprenditori si fanno le pulci su tutto. Quando ci sono gli interessi di grandi aziende la soluzione si trova, per altri non pare essere così. E la situazione non riguarda una singola persona. Altrove invece si dà l’ok con la segnaletica di cantiere». C’è poco da fare, il commercio a Terni crea sempre polemiche e divisioni.