Terni: «Con ‘AirSelfie’ aria monitorata»

L’ordine dei medici e l’Arpa hanno presentato i dispositivi che i cittadini indosseranno per creare un servizio di valutazione personale all’esposizione alle polveri fini

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AirSelfie3Cosa rischiamo quando respiriamo? In una città come Terni, e in tutta la conca ternana, è proprio il caso di chiederselo. E proprio da questa idea è nato il progetto ‘AirSelfie’, promosso dall’Ordine dei medici con il supporto tecnico dell’Arpa Umbria. L’idea è stata presentata mercoledì mattina dal professor Giuseppe Donzelli, presidente provinciale dell’ordine dei medici, nella sede dell’ordine. Alla presentazione erano presenti anche il dottor Paolo Stranieri, dirigente dell’Arpa, Marco Vecchiocattivi dell’Arpa e l’ingegnere Caterina Austeri e l’assessore ai trasporti Giuseppe Chianella.

AirSelfie Terni7Il progetto L’obiettivo del progetto è misurare l’esposizione al rischio sanitario da inquinamento atmosferico della popolazione della conca ternana. Fondamentali per questa misurazione sono i cittadini che verranno dotati, nelle prossime settimane, di sensori portatili e indossabili che in tempo reale misureranno la concentrazione di polveri fini che i cittadini inalano durante tutti gli spostamenti quotidiani. Il dispositivo, inoltre, sarà collegato al gps del telefono per tracciare la localizzazione di chi lo indossa. I dati raccolti saranno poi inviati al sistema informativo ambientale di Arpa Umbria che le analizzerà e le confronterà con quelle registrate dalle 5 centraline già presenti sul territorio per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. «Consociamo già le problematiche dell’aria e questa è un fattore critico perché tutti vi siamo esposti, tutti la respiriamo», ha detto Austeri. «Finora abbiamo controllato la qualità attraverso le centraline che sono sul territorio, ma sono solo cinque. Con questo progetto, si potenzieranno le centraline con nuovi sensori, ma soprattutto si viene a creare un servizio di valutazione personale all’esposizione. È un progetto di citizen science, coinvolge il cittadino. Il cittadino fa qualcosa e lo restituisce alla cittadinanza».

DONZELLI E VECCHIOCATTIVI RACCONTANO IL PROGETTO – VIDEO

AirSelfie Terni8I dispositivi Questi piccoli dispositivi, grandi poco più di un pacchetto di sigarette, oltre a essere collegati con l’Arpa sono collegati ad un’app che ogni cittadino può scaricare sul suo cellulare.«L’app – spiega Marco Vecchiocattivi, dell’Arpa – permetterà alle persone di sapere la qualità dell’aria nel punto preciso in cui si trovano. Inoltre questa permetterà anche di memorizzare la qualità nei punti in cui si è stati, quindi a fine giornata (ma anche a fine settimana, fine mese o fine anno) si saprà esattamente a cosa siamo stati esposti. Infine, accanto alle previsioni del tempo indispensabili sul nostro cellulare, ci saranno delle previsioni chimiche che ci anticiperanno la situazione delle polveri fini. In caso di alte quantità potremo così decidere di spostare, ad esempio, la gita che abbiamo organizzato». Tutti i dati raccolti dall’apparecchio poi saranno consegnati ai medici che potranno analizzarli per cercare di fare prevenzione alle malattie che ‘nascono’ dalle nuove forme d’inquinamento.«L’ordine dei medici – spiega Donzelli – dà la massima disponibilità a seguire le principali fonti di inquinamento e scoprire che impatto hanno sulla salute. Ad esempio sull’inquinamento elettromagnetico si sa pochissimo e in questo modo speriamo di scoprire qualcosa di più, soprattutto per la prevenzione».

AirSelfie TerniLa collaborazione con gli Stati Uniti I dispositivi, inoltre, sono frutto dei una collaborazione con sensoristica miniaturizzata per l’ambiente statunitense. Donzelli ha spiegato che questa è una delle prime sperimentazioni a livello europeo perché questi sensori vengono direttamente dagli Stati Uniti. «Qualcosa al livello di sperimentazione – dice – hanno fatto solo in Olanda. Questi dispositivi sono fondamentali perché permettono di raccogliere dati certi e attraverso questi gli enti come il Comune e la Regione possono essere avvertiti della situazione affinché prendano provvedimenti». Ha poi precisato che proprio grazie a questa collaborazione è un progetto in itinere perché i dispositivi sono in continuo aggiornamento e quindi cambieranno nel tempo per essere sempre più sensibili.

AirSelfie Terni5La consegna Dopo la presentazione del progetto Donzelli ha consegnato il dispositivo a Giovanni Barbanera, il primo cittadino a testarlo. Hanno spiegato che gli apparecchi acquistati sono tra i 40 e i 50 e che ancora non hanno deciso a chi saranno distribuiti. Nella lista ci sono sicuramente dei medici, ma anche noi di umbriaOn. Abbiamo chiesto a AirSelfie Terni34Donzelli la possibilità di avere uno dei dispositivi e ci ha assicurato che appena arriveranno ce ne fornirà uno. A proporsi anche la polizia municipale. Il maggiore Alessandra Pirro, infatti, ha detto che loro si rendono disponibili e che l’ideale sarebbe consegnarlo a uno del corpo che si sposti in città in motocicletta perché è molto più esposto di chi gira in macchina. Si sono comunque dimostrati molto disponibili ad eventuali candidature. Il prossimo appuntamento è con i primi dati raccolti dai dispositivi.

 

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