Terni, controllo strategico 2024: sos personale. La diversa percezione politica-dirigenti

Primo controllo concomitante per la verifica sull’azione amministrativa/politica a palazzo Spada

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di S.F.

«In quasi tutti i programmi viene evidenziata una carenza di risorse umane e non di risorse di tipo economico. Si riscontrano discrasie in merito alle informazioni circa lo stato di avanzamento dei programmi/progetti. La percezione politica spesso diverge da quella dirigenziale». Sono alcuni dei passaggi più rilevanti riportati nelle conclusioni del controllo strategico 2024 del Comune di Terni, sviluppato dalla direzione generale di palazzo Spada: è il primo effettuato in modo concomitante rispetto all’annualità in corso con – la conseguenza principale – possibilità di introdurre elementi correttivi, poi eventualmente assorbiti nel documento unico di programmazione 2025/2027.

IL CONTROLLO STRATEGICO CONCOMITANTE 2024 – LEGGI (.PDF)

Bandecchi con il segretario generale Tommasini

A firmarlo sono il sindaco Stefano Bandecchi, il direttore generale Claudio Carbone ed il responsabile del procedimento Sebastiano Pasero. Si tratta dell’atto utile alla verifica dell’attuazione degli atti di indirizzo politico con tanto di interviste agli assessori e questionari ai dirigenti per la valutazione di tutto ciò che si sta facendo: il primo monitoraggio concomitante arriva in seguito all’approvazione del programma dei controlli interni 2024 e soprattutto alla presa d’atto della deliberazione della Corte dei conti sul recente passato. C’era più di qualcosa da sistemare su questo fronte.

LA CORTE DEI CONTI BACCHETTA IL COMUNE SUI CONTROLLI INTERNI

Sono numerosi i programmi generali monitorati (crescere, collaborare, trasformare, sperimentare, meravigliare, movimentare, accompagnare e rispettare, non c’è invece attrarre), con 18 programmi ed obiettivi strategici attenzionati. Ciò che salta all’occhio – non a caso messo in evidenza nelle conclusioni – è che in molte risposte è riportato «insufficienti, è stata richiesta un’ulteriore assegnazione di risorse, non concessa» in merito alle risorse umane a disposizione. Ad esempio per ciò che concerne la riqualificazione urbanistica viene specificato che «tanto per il personale, quanto per le risorse finanziarie è stata richiesta un’ulteriore assegnazione, tuttavia non concessa. La parte politica concorda con le criticità individuate dalla dirigenza e sottolinea la mancanza di risorse economiche pubbliche dedicate al programma dalla normativa». Tra le problematiche evidenziate – vale in generale – c’è anche la «non corretta condivisione interna delle informazioni». Da risolvere sia migliorando la comunicazione tra le parti, sia «attraverso un potenziamento della mappatura informatica dei processi, così da poter redigere report immediati attraverso la semplice consultazione del gestionale».

L’APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA POST DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI

Pasero

Tra i punti di forza c’è invece la novità legata alla piattaforma – digitalizzazione del processo – in quanto ha dato un «effettivo apporto di trasparenza, rispetto dei tempi di lavoro, di impostazione più puntuale del controllo strategico con l’esaltazione della raccolta dei dati e del recepimento degli indicatori, lasciando meno spazio di discrezionalità alle autovalutazioni dei dirigenti o alla percezione dell’amministrazione nell’attuazione o meno dei suoi input di pianificazione». Segno positivo anche per il ruolo positivo dei fondi del Pnrr: «L’attuazione dei programmi del Pnrr è stata vista come una priorità assoluta per l’Ente e questo ha comportato nel circa il 50% dei casi di un accrescimento della mole di lavoro a discapito della attività ordinaria delle direzioni». Si torna alle criticità.

Il controllo strategico ha messo in evidenza che spesso «non è stato elaborato un cronoprogramma, così vanificando di fatto la programmazione da un lato ed i controlli dall’altro. Tale mancanza è attestata anche dalla circostanza che in alcuni casi lo stato di avanzamento del programma non è stato valorizzato. È possibile inoltre notare che il questionario dirigenziale valutativo del programma spesso non indica le azioni migliorative. Tale mancanza si riscontra anche nelle interviste agli assessori». Esempio concreto? Basta scorrere l’atto e andare all’obiettivo operativo ‘Città dello sport: realizzazione di una mappatura degli impianti e di un piano strategico per l’utilizzo coordinato dell’impiantistica’. In questo caso il dirigente risponde che il cronoprogramma è «non definito per carenza di personale’». Stesso discorso per l’obiettivo ‘progressiva riduzione dell’indebitamento dell’Ente attraverso l’evoluzione, la riduzione e la rinegoziazione dei tassi di interesse sui mutui contratti’: non è stato elaborato un cronoprogramma «per la tipologia del programma». In diverse circostanze invece non è stato rispettato, anche per cause esterne all’Ente.

Vista e Giorgini

Non mancano le curiosità nel leggere le risposte degli assessori. Come ad esempio per il grado di collaborazione e recepimento della struttura comunale: nella maggior parte dei casi la risposta è ‘buona’, poi ci sono cinque ‘ottima’ (Altamura sui patti di collaborazione, Bordoni su Bct/attività culturali e laboratoriali e Aniello sulla redazione del piano comunale del verde, ancora Altamura per il tavolo sulle disabilità e Bandecchi sull’operatività della conferenza dei sindaci) ed un solo ‘scarso’, non a sorpresa: è dell’ormai ex assessore Aniello per l’individuazione di nuove soluzioni per i conferimenti in discarica delle scorie siderurgiche. Motivo? «Mancata attuazione, intervento non in linea con il programma politico- amministrativo con pesanti ricadute sia dal punto di vista temporale che di effetti inquinanti per l’intera conca». Storia più che nota.

Carbone, Altamura e Corridore

Sponda dirigenziale (alcuni non hanno dato risposte) c’è chi ha indicato le azioni migliorative ipotizzate per migliorare la situazione. Sul II stralcio del teatro Verdi (Pnrr, Giorgini) c’è la spinta su un «maggior coordinamento tra le direzioni», sul quadro strategico di valorizzazione (Bedini) l’input di «dotazione finanziaria o in alternativa di personale, priorità politiche, aumento collaborazione interdirezionale», il «miglioramento delle condizioni della struttura (aria condizionata, manutenzione)» da parte di Zaccone per ciò che concerne la Bct», «l’incremento delle risorse necessarie, umane, finanziarie e informatiche» da Vista per la ‘città della sport’, il «dedicare risorse alla formazione» per l’implementazione attività tavolo per le politiche sulla disabilità (Accardo) e «l’aumento delle risorse umane» per il potenziamento dei controlli notturni nelle zone della socializzazione (Sassi). Sul tema sicurezza sono emerse «difficoltà nell’attuazione del programma vista la complessità della materia, la necessità di una inevitabile collaborazione con i soggetti statali primariamente deputati alla sicurezza, così come la criticità delle risorse umane a disposizione che inevitabilmente non consentono nella fase attuale di implementare le azioni previste e che sottraggono unità ad altre attività del corpo di polizia Locale».

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