di S.F.
Due notizie. La prima era/è scontata: la partita per la maxi fideiussione proseguirà in tribunale. La seconda: il Comune, in caso di esito negativo, procederà eventualmente con fondi di bilancio. O meglio, c’è l’impegno a farlo. Sono le principali questioni emerse mercoledì mattina nella nuova, lunga I commissione consiliare sui problemi della lottizzazione di Cospea Alta e del sottopasso da 4 milioni di euro: protagonista in questa occasione anche il presidente del comitato, Marcello Giovannetti, colui che di recente ha inviato una missiva a palazzo Spada per chiedere un sopralluogo urgente (ci sarà il 29 agosto). Con tanto di attacchi.
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Il contenuto – rimandiamo all’articolo della scorsa settimana per i dettagli – era chiaro e stamane se ne è parlato con l’assessore Marco Iapadre, il dirigente all’urbanistica Claudio Bedini e il funzionario con elevata qualificazione Antonino Cuzzucoli. Un occasione utile soprattutto per fare il punto della situazione sul contenzioso in essere tra il Comune e la ditta assicurativa legata alla fideiussione per la realizzazione delle opere di urbanizzazione: «Il privato è responsabile – la sintesi di Bedini – fin quando l’amministrazione non prende in carico le opere, indispensabile che nel sopralluogo ci sia anche la ditta che ha eseguito. Stiamo procedendo con l’incameramento della polizza ed in sede di contenzioso civile l’Unipol ha eccepito una serie di questioni per loro ragioni che noi non condividiamo. Hanno inviato una comunicazione di possibile composizione bonaria della vicenda ma i termini non sono condivisibili perché non rispettosi di ciò che sono gli obblighi di legge ed i limiti economici di richiesta che ha il Comune. Nel prossimo mese è prevista l’udienza preliminare del tribunale per la loro richiesta di sospensiva. Ricordo che la polizza era di circa 3,4 milioni di euro e noi vogliamo l’incameramento integrale sulla base degli atti. Può essere logico accettare un inferiore incasso perché abbiamo svincolato alcune opere a suo tempo realizzate; all’assicurazione abbiamo detto che l’ente ha altre spese per il completamento, c’è necessità di attualizzare i costi». Bedini è stato poi ‘pressato’ sull’esito delle ordinanze firmate in primavera per la manutenzione ed il taglio del verde che, come ben visibile, latitano.
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In questo caso a parlarne è stato Cuzzucoli: «Ci sono state ordinanze sia della direzione lavori pubblici che nostra, ingiunzione per il taglio dell’erba e la manutenzione». Ma il focus principale resta la maxi fideiussione: «Quella del 2006 è di 3,4 milioni ma, a seguito di collaudi tecnici fatti nel 2016, è stata rilevata la conformità delle opere per la viabilità e le infrastrutture a rete. Restano fuori le aree verdi, i percorsi pedonali ed un parcheggio. Al momento restano opere da fare per circa 1,7 milioni di euro e il Comune per realizzarle deve fare delle aggiunte: siamo dell’idea di ottenere dall’assicurazione ciò che ci occorrerebbe per fare tutto. C’è il contraddittorio. E per il sopralluogo richiesto è essenziale che sia presente anche la ditta lottizzante», ha specificato. Poi ampio spazio alla politica, specie considerando che il tema è più che delicato e si trascina ormai da quasi due decenni: «Il procedimento civile – le parole di Marco Cecconi di FdI – per l’escussione della fidejussione sarà lungo. Nel contempo siamo in grado di intervenire per la segnaletica, l’illuminazione e la viabilità come chiede il comitato? Il contenzioso durerà molto, inutile raccontare frottole. La recinzione è stata posizionata ad ottobre 2023 e nulla è stato fatto. Parlate un linguaggio di verità». Il presidente di commissione, Andrea Sterlini, ha preso la parola più volte per replicare alle minoranze: ne è nato anche un curioso scambio – abbastanza acceso – sui costi delle sedute per parlare di Cospea Alta e del sottopasso con Cecconi.
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Da qui in avanti è mera battaglia politica: «Sono 17 anni che non si risolve il problema ed il quartiere è estraniato dalla città per la vicenda del sottopasso. Dite che siamo incapaci, allora voi – la replica di Federica Mengaroni di AP – lo siete più di noi visto il tempo trascorso. C’è un contenzioso in essere. Ma la questione imminente sono le ordinanze su verde e manutenzione, più l’illuminazione: non è stata data una risposta ai cittadini. Noi ci stiamo provando». Ecumenico Valdimiro Orsini di TMS: «La caciara non serve a nessuno. In precedenza c’è stata la mano mordida nei confronti del lottizzante, l’unica responsabilità che do a questa amministrazione è la promessa sui tempi: o si ha in mano l’accordo con la ditta o non si fa. I tempi per un procedimento civile li sappiamo. E gli uffici devono dire come sono andati i sopralluoghi di maggio». Subito dopo Pierluigi Spinelli del PD: «Il sottopasso è stato oggetto di campagna elettorale e ci si aspetta che gli impegni vengano mantenuti. I colleghi della maggioranza devono essere più di stimolo per assessori e sindaco». Altro rapido messaggio di Sterlini: «Nessuno ha avuto il coraggio in 17 anni di muoversi sulla fideiussione, noi lo abbiamo fatto». Maria Elena Gambini (AP) risponderà a Spinelli parlando di incongruenze nelle sue parole e, in ogni caso, «amministrazione sempre sul pezzo». Alternativa Popolare si lamenta in particolar modo dei mancati controlli sulle ordinanze.
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Iapadre non è rimasto in silenzio: «La situazione del sottopasso è sotto gli occhi di tutti, anche il presidente del comitato ha riconosciuto il cambio di passo. Concordo sulla mano morbida del passato, la nostra amministrazione ha tolto gli alibi alla ditta lottizzante e la loro vera intenzione si è palesata quando c’è stata la convocazione per la firma della convenzione. Il contenzioos per l’escussione? Mi sento di escludere che bisogna attendere i termini del procedimento per procedere. E non è detto che la sospensiva venga accolta, noi comunque abbiamo fondi di bilancio. Di certo non attenderemo il giudizio di merito». Orsini, dubbioso, chiede conferma e l’assessore conferma: «L’ente ha diritto all’escussione, chiaro. E verrà incamerata, in che misura lo dirà il giudice. Se così non andrà, l’ente si impegnerà a reperire ulteriori fondi per realizzarlo». Bedini ha poi chiarito che in questa fase l’interlocuzione del Comune non è con Petrollini, ma con UnipolSai. E non solo: «L’ordinanza? Contestate la recinzione, un box in lamiera e il deposito a cielo aperto. Il 5 ottobre scadono i 120 giorni per la rimozione, poi controlleremo. In caso di non rispetto, il Comune ha l’obbligo di intervenire in danno». Nel finale spazio a Giovannetti stesso.
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Il numero uno del comitato ribadisce alcuni concetti già espressi: «La responsabilità non si può dare solo all’impresa, ma anche a chi non ha fatto i controlli». In tal senso Giovannetti tira in ballo una vicenda del 14 marzo 2022 riguardante il verde dell’Umi 8 della lottizzazione: sempre questione di interventi non effettuati. «L’erba? Tagliata una volta ad aprile, poi è ricresciuta di un metro e mezzo. E c’è quella secca, è una questione di sicurezza. Negli anni ci sono stati permessi a costruire ma nessun controllo sul resto. Un disastro. Con prefabbricati fatiscenti da 15 anni in zona, ma ci va qualcuno a vedere che fa l’impresa? Per il sottopasso sì, c’è stato un cambio di passo ma la ditta si è messa di traverso. Sulla strada tuttavia la gente cade e di notte è buio, sono cose semplici da sistemare. Il Comune si deve prendere la responsabilità di vedere se ciò che è scritto nella convenzione è stato realizzato». Altre puntate in arrivo.