La faccenda va avanti da anni, ma – dopo quella per la realizzazione del centro commerciale ‘Cospea 2’ – è davvero sul punto di sbloccarsi anche la tranche relativa al sovrappasso stradale che dovrà permettere il collegamento ciclo-pedonale tra il nuovo insediamento e quello già esistente in via Alfonsine.

Il progetto osteggiato Tutto era cominciato a dicembre 2010, quando il consiglio comunale aveva approvato il progetto di ‘Cospea 2’: via Alfonsine, si era deciso, doveva essere rialzata, mantenendo il normale scorrimento del traffico. Subito era nato un comitato di cittadini che si opponeva al ‘cavalcavia’ e, mentre la vicenda giudiziaria che aveva bloccato i lavori nel cantiere del centro commerciale si è chiusa e ‘Cospea 2’ sta crescendo, quella del contenzioso con il comitato è ancora aperta. Ma forse per poco.
Il progetto «Abbiamo messo a punto un nuovo progetto – dice Giunio Marcangeli, che sta realizzando l’intera opera – che mette d’accordo tutti. L’intervento prevede che via Alfonsine sia parzialmente rialzata per permettere la realizzazione di un percorso che, passandole sotto, consenta a pedoni e ciclisti di spostarsi dal centro commerciale che stiamo realizzando e quello già esistente in completa sicurezza e comodità».

La novità Ma questo è il progetto già esistente ed è contestato: «No – chiarisce Marcangeli – perché non a caso ho parlato di nuovo progetto. Quello che abbiamo studiato prevede che via Alfonsine sia rialzata solo per un piccolo tratto e per un massimo di due metri di altezza (2,46 dal parcheggio del centro commerciale esistente, che sta al di sotto del livello stradale; ndr). Abbiamo calcolato che quando sarà ultimato il lavoro, anche se ci dovessero transitare i più grandi camion in circolazione, l’altezza totale non sarebbe tale da raggiungere le finestre delle abitazioni private». Con il punto più alto della sopraelevazione che corrisponderà più o meno con quello in cui attualmente c’è il semaforo per l’attraversamento pedonale. E che sparirà.

Comitato soddisfatto… E questo ha messo tutti d’accordo: «Diciamo che si è raggiunta una soluzione di compromesso – spiega il presidente del comitato dei residenti, Moreno Castellucci – che pur non essendo quella che noi auspicavamo (loro all’inizio chiedevano l’inversione totale della scelta, con interramento di via Alfonsine e sovrappasso ciclo-pedonale; ndr) ci soddisfa perché elimina la gran parte delle problematiche che abbiamo sempre sollevato. Un risultato ottenuto grazie alla solidarietà ricevuta dalla città, dalla capacità di mediazione del presidente della prima Commissione consiliare Faliero Chiappini e anche dalla volontà di collaborazione manifestata da tutte le parti in causa».

…con riserva Permangono, però, almeno un paio di criticità che secondo il comitato devono essere risolte: «La prima è quella relativa al passaggio dei tir che trasportano i coils della ThyssenKrupp Ast dalle acciaierie al centro servizi, mezzi che arrivano a pesare oltre centro tonnellate a pieno carico e che riteniamo (la ‘bretella’ di collegamento tra le acciaierie e la Terni-Rieti è sempre in attesa di essere realizzata; ndr) dovrebbe essere interdetto; la seconda è quella delle fermate degli autobus urbani che saranno soppresse e che noi chiediamo siano invece salvaguardate con una semplice deviazione delle corse su via Montefiorino».
I tempi Marcangeli è a sua volta soddisfatto: «Sono arrivate a sintesi le proposte emerse in questi anni – spiega – ed ora si può parlare di progetto condiviso. Appena il Comune darà il via libera, noi inizieremo il lavoro di realizzazione, che siamo certi di portare a termine nel giro di cinque mesi».