Terni: cresce l’assunzione di droghe. «Interveniamo sui più giovani»

Dati allarmanti nel corso della presentazione del progetto ‘Gioca la partita giusta. Dai un calcio alle droghe’

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di Fra.Tor.

Nel 2022 sono state 258 le segnalazioni – tra esportazione, importazione e detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti – da parte delle forze dell’ordine alla Provincia di Terni, superiori al 2019 e 2020 e di poco inferiori al 2021. I dati amministrativi della Provincia rilevano un aumento esponenziale dell’assunzione di cocaina e l’età media interessata all’uso di sostanze stupefacenti è quella 20-30, in crescita le segnalazioni per la fascia 15-19 anni. Partendo da questi dati, martedì mattina nella sala consiliare del Comune di Terni, è stato presentato ‘Gioca la partita giusta. Dai un calcio alla droga’, il progetto di prevenzione e contrasto della vendita e dello spaccio di sostanze stupefacenti, promosso dalle direzioni welfare, istruzione e polizia Locale con la collaborazione della direzione cultura e finanziato grazie alla partecipazione a un bando del ministero dell’Interno. Al progetto hanno collaborato Questura, Prefettura, comando provinciale dei Carabinieri, guardia di Finanza, Usl Uumbria 2 con il Serd e l’azienda ospedaliera, attraverso una cabina di regia che è poi confluita nel tavolo interistituzionale delle dipendenze.

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Le parole dell’assessore Giovanni Ceccotti

Le scuole

«Ci sono due pilastri su cui si fondano le comunità: la libertà e la legalità. E ciò che è più distante a questi due concetti è la dipendenza che è contraria alla libertà», ha sottolineato il sindaco Leonardo Latini. «La dipendenza porta, in alcuni casi, a porsi al di fuori di quello che e l’ordine su cui si fondano le comunità. E’ necessario, quindi, che ci sia una forte coesione tra i soggetti impegnati a vario titolo nelle comunità perché solo attraverso la stretta collaborazione si possono dare risposte, affinché i temi della libertà, della legalità e della dipendenza siano affrontati nel modo giusto modo. Affrontare con una giusta azione di programmazione andando a cogliere le sensibilità sopratutto dei ragazzi più giovani». L’assessore alla scuola Cinzia Fabrizi ha spiegato che si tratta di un progetto «rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado nel quale i ragazzi saranno al centro di percorsi di formazione con incontri, laboratori e creazione di contenuti. La mattina, insieme ai docenti svolgeranno circa 18 incontri all’interno delle scuole e ai quali saranno invitati a partecipare anche i genitori. Il coinvolgimento delle famiglie in un percorso di consapevolezza è sempre difficile, speriamo che unendo al lavoro che stanno facendo i ragazzi quello con i genitori possa stimolare la partecipazione attiva delle famiglie che sono quelle che possono cogliere per prime i campanelli d’allarme». L’assessore alla polizia Locale Giovanna Scarcia ha, invece, illustrato quale sarà il ruolo appunto della polizia Locale che «avrà il compito di controllo e prevenzione sul territorio e parteciperà agli incontri con i ragazzi, con i docenti e con le famiglie, parlando anche dell’effetto che hanno le sostanze stupefacenti e l’alcol alla guida».

«Trasmettere la cultura del benessere»

«Se vogliamo dare una spallata vera al fenomeno delle dipendenze – è intervenuto il questore Bruno Failla – dobbiamo intervenire sull’utenza per uno sforzo di legalità e sensibilizzazione per cercare di portare meno gente possibile nell’inferno della droga. ‘Gioca la partita giusta’ è il messaggio da mandare. Un uomo deve essere un uomo libero e la droga è schiavitù, non si deve cadere nella schiavituà. Un uomo è libero quando vive la società, la vita, mentre la schivitù abbatte la libertà. Il progetto non fa riferimento solo alla droga, ma a varie forme di dipendenza, infatti un altro dato in crescita è quello dell’abuso di alcol. Queste sostante fanno vivere delle realtà che non sono concrete e bisogna quindi dare un calcio per concretizzare la libertà e trasmettere la cultura del benessere». Anche per il comandante provinciale dei Carabinieri, Davide Milano, per «mitigare il fenomeno c’è bisogno di tutti gli attori sociali, dallo Stato alle forze dell’ordine, fino alle famiglie. C’è bisogno di rivolgersi ai giovani, la categoria più sensibile, più esposta e che costituisce il futuro». Infine, il comandante provinciale della guardia di Finanza, Livio Petralia, ha definito quello delle dipendenze un «fenomeno allarmante per il nostro territorio, tanto che i dati ternani, anche fatali, superano quelli perugini. E’ importante fare prevenzione, educare alla legalità e al rispetto delle norme e delle regole, non farle avvertire come esterne e imposte, ma crescere sentendo le regole e vivendole. Dobbiamo fare in modo che ci sia una crescita dei giovanissimi come cittadini consapevoli».


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