Fino al 31 agosto c’è l’ordine di non utilizzare l’acqua potabile erogata dalla rete acquedottistica per il lavaggio di piazzali e vialetti, «salvo documentata ed evidente situazione inerente l’igiene pubblica»; il lavaggio di veicoli (con esclusione degli autolavaggi autorizzati) e gli emungimenti privati per scopi voluttuari (fontane ornamentali, vasche da giardino, zampilli, etc.), «qualora non dotati di dispositivi per il riciclo artificiale dell’acqua». Lo impone un provvedimento ordinatorio del Comune di Terni firmata dal vicesindaco Riccardo Corridore. Il Sii ne aveva richiesto l’emanazione già il 17 giugno scorso.

Inoltre fino al 31 agosto – in questo caso la fascia interessata va dalle 6 alle 24 – c’è l’ordine di non «utilizzare l’acqua potabile erogata dalla rete acquedottistica per l’innaffiamento di prati, giardini pubblici e privati, con qualsiasi mezzo o apparecchiatura (ad esclusione di quelli goccia a goccia), fatto salvo non venga dimostrato agli organi di vigilanza che si utilizzino sistemi di recupero dell’acqua piovana. L’irrigazione degli orti, pubblici e privati, esclusivamente sulle coltivazioni a scopo alimentare, è invece consentita dalle 24 alle 8».

Esclusi dall’ordinanza gli usi dell’acqua potabile per una serie di azioni: «In agricoltura, floricoltura e zootecnia, per attività iscritte alle categorie di appartenenza; per i servizi pubblici di igiene urbana; per gli innaffiamenti dei campi da tennis in terra battuta e campi sportivi in terra battuta e in manto erboso e l’irrigazione del verde di pertinenza ospedaliera facente capo a strutture pubbliche; per tutte le attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile e nei limiti di quanto autorizzato. Il riempimento delle piscine, sia pubbliche che private, nonché il rinnovo parziale dell’acqua è consentito in ragione del mantenimento dei parametri di igiene, previo accordo sulle fasce orarie da concordare con il gestore della rete di acquedotto».
L’ordinanza potrà essere modificata se lo stato «di crisi idrica dovesse perdurare ed aggravarsi, anche prorogandone il previsto termine del 31 agosto 2024». Il Comune inoltre ricorda una serie di raccomandazioni per il corretto utilizzo dell’acqua potabile. L’inottemperanza potrà essere punita con la sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. Il responsabile del procedimento è il dirigente – ufficio interventi urgenti di sanità pubblica – Paolo Grigioni.