Pietro Paolo Marconi conosceva praticamente tutti. L’esagerazione è per rendere l’idea, ma era uomo di contatti e relazioni. Perché era in primis uomo di impegno politico, sociale e infine culturale.
Aveva 78 anni e, oltre ad essere stato consigliere comunale a Terni nelle file del Pci durante l’amministrazione Porrazzini (ma le sue origini di sinistra hanno sempre trovato armonia con una solida formazione cattolica), ha contribuito a fondare Legambiente Terni, ha aiutato le famiglie ed i bimbi di Chernobyl dopo il disastro della centrale nucleare del 1986, si è occupato in prima persona di sanità, sociale, anche da giornalista.
Attraverso i suoi articoli su ‘Il Corriere dell’Umbria’, che una trasmissione – ‘Tre punto linea punto’ si chiamava, in onda su TeleTerni – che ha permesso a tanti di conoscere meglio la propria realtà, quella di ogni giorno. Esperienze, emozioni e ricordi poi transitati nel libro ‘Venti anni di televisione – Quello che non si poteva dire’ che ha sempre riscosso apprezzamenti.
In tanti si sono stretti in queste ore ai familiari, alla moglie Emanuela, ai figli Chiara, Alessandra e Denis, ai nipoti. Per testimoniare vicinanza, affetto e stima per un uomo che – solide anche le sue radici arronesi e il legame con la Valnerina ternana – ha saputo dire la sua e dare sempre un contributo.