di S.F.

Può un lavoro avviato – i dati sono tutti indicati nel cartello di cantiere – il 15 marzo 2021 e, in teoria, da concludere nel giro di quattro mesi, non essere completato in due anni? Chiaro che sì, quantomeno a Terni. Si parla nella fattispecie della realizzazione del nucleo servizi e l’adeguamento del ciclopattinodromo intitolato a Renato Perona, in piazzale Senio.
OTTOBRE 2020, L’APPALTO ALLA DITTA IRPINA

La vicenda
Si tratta del restyling che il Comune ha potuto iniziare grazie ai fondi del bando Sport e periferie del 2016. Il progetto esecutivo è stato approvato il 25 settembre del 2019 e l’aggiudicazione – il ribasso fu del 28,69% per un importo contrattuale da 313 mila euro – alla ditta Parrella geometra Antonio di San Martino Valle Caudina (Avellino) risale al 17 dicembre 2020. Già in periodo Covid. Poi i controlli sui requisiti, l’avvio formale dell’operazione datato 15 marzo 2021 e la conclusione prevista in 120 giorni. Solo in teoria, come d’altronde accade in tutti i cantieri pubblici e privati della città. Sono trascorsi due anni e c’è ancora da sistemare qualcosa.
OTTOBRE 2016, L’AMMISSIONE DEI PROGETTI

L’ascensore
Alla base del problema – chieste delucidazioni a palazzo Spada per questa particolare situazione – ci sono due aspetti, entrambi già noti. Il primo riguarda il superbonus 110% e gli impegni delle ditte, la seconda per la difficoltà nel reperire i materiali: per l’ultimazione dell’opera manca un ascensore richiesto dal Coni e qualche piccolo lavoro di finitura nell’edificio. E senza questi non si può collaudare nulla. Un cantiere ‘lumaca’ in definitiva. Il guaio è che non è l’unico, anzi, di fatto nel 90% dei casi è ormai la normalità. Non solo a Terni.
Terni, cofinanziamento esaurito: anticipazione cassa da 300 mila euro per il Perona