L’ex monastero di Santa Cecilia a Collescipoli, il Comune ci riprova. Dopo il passaggio a vuoto del 2022 – in due si erano fatti avanti, poi nulla di fatto e polemiche – ecco che palazzo Spada riprova a darlo in concessione: c’è il via libera per la nuova procedura. Si punta ad un affidamento quinquennale con ‘sconto affitto’. Di recente il tema era stato attenzionato dalla pro loco e dall’associazione L’Astrolabio. Motivo? I guai non mancano.
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Bene, che si fa? In ballo resta l’area da 1.019 metri quadrati per un canone netto mensile da 2.965 euro (la stessa stima del 2022 ovviamente). L’obiettivo di palazzo Spada è lo stesso di due anni fa: «Valorizzare l’immobile e mantenere la funzionalità dello stesso destinandolo a servizi ed attività di carattere culturale rivolte ai cittadini di tutte le fasce di età attraverso la realizzazione di tutti gli interventi necessari». Dentro ci sono oltretutto due beni artistici vincolati: il Beccaccino e la Lettiga, entrambi risalenti al XIX secolo. Sarà l’eventuale concessionario a doverne garantire la custodia e la fruizione pubblica.
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Il bando prevede l’affidamento in concessione per cinque anni, «oltre quelli per i quali verrà attuato lo ‘sconto affitto’ sui lavori». Chi lo vorrà presenterà un progetto di massima con computo metrico estimativo entro 45 giorni dall’aggiudicazione provvisoria. Di mezzo c’è la rifunzionalizzazione con messa in esercizio dell’ascensore e della caldaia, nonché del sistema antincendio. Più il rinnovo del Cpi. A ciò si aggiungono le spese di gestione per la voltura/allaccio delle utenze. «L’immobile viene concesso in uso a titolo oneroso, per la durata utile all’applicazione dello ‘sconto affitto’ fino ad un massimo di 5 anni. Trascorso il periodo convenuto, per i successivi 5 anni si applicherà una riduzione del 50% del canone di concessione (art.16 c. 3 del Regolamento), fatto salvo quanto stabilito in termini migliorativi per le associazioni». Senza dimenticare la Taric. Firmano l’assessore Michela Bordono e il dirigente Andrea Zaccone.
Verifiata la possibilità di metterli a bando per far sì che vengano gestiti nel miglior modo possibile per la promozione della cultura e dello sviluppo economico. Viene fatto con formula di massima collaborazione con l’amministrazione: andiamo a realizzare il museo di Garibaldi all’interno dell’ex monastero, anche Collescipoli avrà la possibilità di essere inserito tra i Borghi più belli d’Italia. Ci crediamo, dando ascolto alle associazioni del territorio. La situazione del patrimonio immobiliare era disastrosa.