di S.F.
La farmacia comunale Falchi – via Roma – verso il trasferimento. È una delle novità emerse venerdì mattina durante l’audizione in III commissione consiliare dell’amministratore unico e del direttore generale di FarmaciaTerni, rispettivamente Alessandro Virili e Nicola Nulli Pero.
IL RICORSO AL TAR CITATO: LA SPUNTA IL COMUNE. DI MEZZO UN LATO DI CORSO DEL POPOLO

Si tratta di uno degli argomenti tirati in ballo durante le varie delucidazioni dei vertici dell’azienda, totalmente controllata dal Comune di Terni. Del problema di alcune unità locali ne avevano parlato in apertura lo stesso Virili e Nulli Pero: «L’azienda fa il 95% del fatturato con il 60% delle sedi». Per quattro invece si è parlato di «potenziale inespresso, se valorizzate possono dare altro contributo»: quella di Marmore (che è più di impatto sociale) ma soprattutto la Falchi, la comunale numero 5 di via Mola di Bernardo (ne scriviamo a parte perché potrebbe esserci una interessante novità in termini di viabilità) e la parafarmacia.
LA REVISIONE DELLA PIANTA ORGANICA DEL 2022: LA FALCHI NON SI MUOVE

Sul tema ci è poi tornato il consigliere Valdimiro Orsini: «Servono soluzioni diverse per alcuni locali. La Falchi non è possibile localizzarla altrove?». La questione, a quanto pare, è già pressoché perfezionata. «Le unità locali sono inadeguate rispetto al processo di cambiamento in corso e al momento – la risposta di Virili – non c’è forza di intervenire su tutte allo stesso momento. Per la Falchi siamo ad un punto molto avanzato e ora non possiamo esporci perché c’è un ricorso al Tar pendente contro il Comune di un’altra farmacia». In centro. Che è stato rigettato di recente. «Se non siamo ‘liberi’ non possiamo fare niente. Ma credo che siamo arrivati al termine: abbiamo già individuato il locale e stiamo facendo degli studi, sarà una bellissima cosa». Bocche cucite sulla location. Rumours indicano lo spostamento lungo corso del Popolo, non a caso oggetto di scontro al Tar. Vedremo.
LA REVISIONE DELLA PIANTA ORGANICA DEL 2020: RICORSI PENDENTI

Mirino anche sul bonus bebè – una card sconti infanzia – annunciato giovedì via video dal sindaco Stefano Bandecchi in merito ai 150 euro mensili da spendere su tutti i prodotti nelle farmacie comunali. Destinato ai nati nel 2025 sul territorio regionale: in tal senso a chiedere delucidazioni su funzionamento e coperture finanziarie è stata Elena Proietti Trotti. «Se ne eravamo a conoscenza? Sì, abbiamo condiviso vari tavoli. Ancora non siamo in possesso di delibera e atto di indirizzo, i contenuti discussi ieri non li sappiamo. Ma, fondamentalmente, non è altro che un potenziamento di quello che già facevamo attraverso le baby newsletter per i nati a Terni con accordo fatto con Usl Umbria 2 anagrafe del Comune. Ed invio di pacchi per avere sconti. L’importante è non perdere marginalità, non ci rimetto e non ci guadagno. Il processo però – ha concluso Virili – deve essere unito all’ottimizzazione delle unità locali: se già non ci entriamo adesso e non riusciamo a servire la clientela, occorre migliorare altrimenti si rischia l’effetto boomerang. Siamo pronti a fare tutto». Non resta che attendere.

Venerdì pomeriggio sul tema è intervenuta l’assessore alle partecipate Michela Bordoni: «La deliberazione approvata dall’esecutivo di Palazzo Spada esalta e valorizza la funzione sociale svolta dalla società Farmaciaterni srl che può essere considerata a tutti gli effetti uno degli strumenti di attuazione delle politiche sociali del Comune di Terni, poichè già ora investe e garantisce nel territorio numerosi servizi dedicati alla cura dei cittadini, in particolare di quelli delle fasce più deboli». La misura con card coinvolgerà i neonati – residenti in Umbra con cittadinanza italiana e/o europea – fino al quinto anno di età.