
Immigrazione, sicurezza e diritti degli onesti. Questi i temi trattati lunedì pomeriggio a Terni in casa Fratelli d’Italia, a meno di una settimana dal voto per le amministrative: l’incontro ha chiuso la campagna elettorale del coordinatore comunale del partito, Marco Cecconi, e ha visto la partecipazione di Fabio Rampelli, cofondatore e capogruppo FdI alla Camera dei Deputati. Inno di Mameli in apertura e discussione sui vari argomento che in queste settimane hanno caratterizzato l’avvicinamento alle comunali.
In via Beccaria anche il senatore Franco Zaffini, coordinatore regionale FdI, il consigliere regionale Marco Squarta e il membro dell’esecutivo nazionale FdI Alfredo De Sio (seduto in prima fila accanto a Paolo Crescimbeni). Forfait per cause di forza maggiore – consiglio comunale straordinario a Narni per le farmacia – per la coordinatrice provinciale Eleonora Pace, mentre il candidato a sindaco della coalizione del centrodestra Leonardo Latini è arrivato dopo essere stato impegnato in un confronto con gli altri candidati. Mano sul petto, volume alto e prima di iniziare tutti in piedi a cantare l’inno italiano, poi spazio ai temi.
TUTTO SULLE AMMINISTRATIVE A TERNI
«Ecco da cosa ripartiamo» Cecconi, in cima alla lista di FdI nella coalizione di centrodestra, ha sottolineato che è «un onore avere a Terni l’onorevole Rampelli, è lui suggellare la mia campagna elettorale impostata sui temi. Ne abbiamo trovati tanti nel corso del tempo e non è stato difficile farlo, sono all’ordine del giorno della rinascita di Terni. Fratelli d’Italia potrà dare quello che ha già dato alla città e ripartirà dalle cose fatte: vale a dire l’attenzione alle case popolari, agli asili, alle scuole, alla sicurezza, allo sviluppo, al lavoro, all’ambiente, alla salute e all’immigrazione. Tutti temi del quale ci siamo già occupati, è evidente che abbiamo già fatto ciò che doveva essere fatto. Ripartiamo dalle cose buone portate avanti e se l’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo ha deciso di dimettersi il merito parte anche da noi».
«Nulla a che fare con Conte» Poi ha preso la parola il 57enne deputato romano, con focus sulla situazione nazionale: «Non abbiamo mai chiesto di entrare al governo, diciamo che ci sono state alcune proposte arrivate a Giorgia Meloni che non si sono materializzate per un diniego del M5S. Abbiamo detto – la specifica – che avremmo comunque aiutato la formazione di questo governo perché dopo che Sergio Mattarella ha dato il preincarico a Carlo Cottarelli, e non riuscendo a trovare i voti di nessuno, l’Italia è stata aggredita dalla grande finanza e dai mercati, messa sotto attacco. Siamo un partito patriottico e non abbiamo approfittato di questo ‘scivolone’, pur dicendo che non abbiamo nulla a che fare con Giuseppe Conte: persona proveniente dalla sinistra, ex elettore del Pd e che non ha mai preso un voto dai cittadini. Distante anni luce da ciò che avevamo immaginato. Fratelli d’Italia si asterrà nella fiducia al governo. Le amministrazioni sul territorio godono di ottima salute e ritengo che questa tornata elettorale sarà positiva per il centrodestra. Il futuro? Penso che Forza Italia dovrà rivedere alcune cose sul suo interno e la stessa Lega chiarire se vorrà investire nel centrodestra. Gli unici a rimanere fedeli al centrodestra siamo stati noi».