di S.F.

«Mercoledì in giunta, nella piena unanimità e assenso degli assessori alla presenza del sindaco Leonardo Latini, abbiamo deciso di rivedere la delibera che prevedeva il prosieguo fino al 2020 delle attività – rinnovo concessioni, ndr – dell’ortofrutta al Foro Boario. Dobbiamo consentire che quell’area si trasformi in quel sogno nel cassetto di tutti i ternani: sette ettari riqualificati completamente, urbanizzati, ripuliti, funzionali per cui noi tutti potremo essere orgogliosi quando verranno tifosi di squadre avversarie e migliaia di turisti di sportivi a vedere partite di pallavolo, pallamano, basket e scherma e tutto ciò che è possibile avere in una struttura polifunzionale e modernissima. Mancano pochi giorni. Si è trovata una sintesi». Foro Boario e palasport: a fare il punto della situazione è stato l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche durante il question time. Tutti più calmi dopo i pasticci delle ultime settimane, si va – meglio dirlo a voce bassa considerati i precedenti – verso lo sblocco dell’impasse attuale. Attenzione anche sul mattatoio comunale.
LA SCORSA SETTIMANA ERA STATA ‘RITIRATA’ LA DELIBERA SULLE CONCESSIONI, BAGARRE PALASPORT

«Maratta? Non c’è nulla. Ci vorrebbero anni»
Focus – l’interrogazione è di Patrizia Braghiroli del M5S – sulla realizzazione del palasport ovviamente, L’assessore in avvio risponde solo sul degrado, poi come di consueto allarga : «A Maratta non esiste nulla, solo una polveriera demaniale che non viene ceduta al Comune per un vincolo, come ben sapete. Inoltre non esistono vie, parcheggi ecc. e quindi ipotizzarlo in una generica Maratta vorrebbe dire parlarne tra dieci anni. C’è necessità di dare risposte. Sono certo e fiducioso che nel giro di pochi giorni si potranno formalizzare anche alcuni passaggi che auspico da tempo», ha aggiunto Melasecche, di fatto dando l’ulteriore spinta definitiva verso la realizzazione – più volte ha riferito che per il cofinanziamento del Comune per oltre 3 milioni di euro si è trovata una soluzione, alla pari del nodo viabilità – al Foro Boario.
L’AGENZIA DEL DEMANIO REVOCA LA DECISIONE POSITIVA DEL 2014 SULL’EX POLVERIERA

La situazione al Foro Boario: «Vergognosa e drammatica»
La premessa di Melasseche è indicativa del momento: «Non so se sorridere – in merito al pressing della Braghiroli sul palasport – o versare qualche lacrima. Mi attengo al tema strettissimo: c’è totale abbandono del Foro Boario, ogni tanto quando ho poco da fare vado in quella zona e mi fermo, alzo gli occhi al cielo perché è vergognosa la situazione. C’è di tutto: prostituzione, cenere di fuochi notturni, preservativi, centro raccolta rifiuti. Di giorno camioncini che stanno lì e poi abbandonano la parte di rifiuti non ferrosi. Va detto, se l’Usl andasse a fare dei controlli probabilmente farebbe mettere una sbarra per non far entrare nessuno. Contesto drammatico, Mercato? Se andiamo a Marrakesh il contesto è più igienico».
TERNANA, BANDECCHI: «PALASPORT AL FORO BOARIO QUASI INUTILE»

Il trasferimento del Centro di raccolta
Prima di dare slancio alla questione palasport, l’assessore – non a caso – aveva specificato che «nel lavoro che ho tentato di svolgere, credo che l’unico giudizio unanime della città sia quello legato al degrado del Foro Boario. Occorrono misure immediate: ho sollecitato più volte l’Asm per il trasferimento del Centro raccolta rifiuti e abbiamo assegnato a loro l’area dall’altro lato della ferrovia. Una zona acquisita in perequazione. Per fortuna una prima risposta c’è, non avremo lo ‘spettacolo’ dei rifiuti e nascerà un Centro raccolta moderno e di dimensioni adeguate per evitare che i cittadini debbano aspettare mezz’ora prima di depositare il materasso, il tavolino o il televisore».
MATTATOIO COMUNALE, SI VA VERSO IL BANDO DI TRANSIZIONE

Il mercato
Dunque mercoledì mattina «nella piena unanimità» (in questa fase, a differenza delle scorse settimane, si fa massima attenzione a cosa si dice, la Saltamartini è sul ‘pezzo’) si è deciso di non votare la delibera sui rinnovi fino al 2020 degli operatori del mercato dell’ortofrutta. In tal senso Melasecche conclude affermando che «il mercato è completamente cambiato per le ragioni che sappiamo, non c’è più ragione che i cittadini di Terni debbano pagare per realizzare un nuovo mercato all’ingrosso: ormai è asfittico, ci si rifornisce direttamente ai mercati nazionali. Riteniamo infine che quelle situazioni vadano regolarizzate dal punto di vista del mancato pagamento di canoni e delle società fallite».
27 FEBBRAIO, NASCE LA COMMISSIONE PER VALUTAZIONE BUSTE SALC

Mattatoio comunale e azioni: «No gestione in house»
Tre settimane e scadrà la convenzione con la Butcher Service di Luciano Delle Monache. Proseguono i colloqui: «Partita nel 1999 – l’esposizione dell’assessore al commercio Stefano Fatale – è arrivata al 2019 anche con alcune proroghe della vecchia amministrazione. L’obiettivo è trovare una nuova localizzazione del mattatoio, fondamentale per la città. Ciò è legato ad una vicenda più grande, ovvero il futuro del Foro Boario. Saremmo più felice – in riferimento al nuovo mattatoio – di fare noi la realizzazione della struttura e poi il bando per la gestione. Per l’attuale ci sono due possibili opzioni: un bando di servizi Mepa sotto soglia oppure una soluzione per arrivare alla fine dell’anno. Un bando di servizi per la nostra struttura è complicato, non possiamo gestirlo in house. Mi auguro che a breve riusciremo a risolverlo». Puzzle tutto da sistemare.