di S.F.
Un aumento di spesa del 24%. Dai 956.267 euro del 2023 al milione e 185 mila del 2024: è l’esborso complessivo per il funzionamento della giunta e del consiglio comunale a Terni. Il dato è uno dei molti inseriti nel consuntivo del controllo di gestione 2024, pubblicato nelle scorse ore dopo l’approvazione dell’esecutivo Bandecchi.

Si parte dalla giunta. Nel 2024 la spesa – dato ufficiale – è stata di 818 mila euro, in aumento rispetto ai 691 mila del 2023 e dei 564 mila dell’anno precedente. Il motivo di tale aumento? «Dovuto all’applicazione della legge 234/30 dicembre 2021 relativa all’aumento delle indennità degli amministratori applicati per gli anni 2022 e 2023 in percentuale e dall’anno 2024 al 100%». Ora è tutto a pieno regime. E questo è l’esito. Per quel che concerne le sedute sono state 76 (+5,56%), mentre la media delle delibere per appuntamento è stata di 6,55 (+15,32%).

Poi l’assise. In questo caso la spesa è passata dai 264 mila euro del 2023 a quota 366 mila euro: «Nel 2024 sono stati erogati 2.966 gettoni interi e 378 ridotti ai consiglieri comunali per le sedute del consiglio comunale e delle commissioni consiliari, per un totale di 3.344 gettoni contro 2.363 gettoni corrisposti nel 2023 (+41,52%)», viene specificato nel consuntivo. «L’ammontare complessivo erogato è di 287.452 euro oltre Irap, registrandosi un incremento del 42,53% rispetto al 2023». Il tasso di partecipazione è leggermente sceso (89,10% per un -0,13%). Le sedute sono state invece 37, in incremento del 27,59%.

Numeri che hanno portato palazzo Spada – del controllo di gestione se ne occupa in primis il direttore generale Claudio Carbone – a fare delle precisazioni: «L’indennità spettante al presidente del consiglio comunale è aumentata da 5.553 del 2023 a 6.624 euro del 2024». Inoltre «nel 2023 si sono svolte le elezioni amministrative che hanno influito sulla spesa di funzionamento del consiglio comunale; al presidente non è stata, infatti, corrisposta l’indennità per il periodo 1° giugno-18 giugno ed è stato effettuato un minor numero di sedute». Inevitabile un passaggio anche sulle commissioni consiliari.
Qui il dato è ancora più impattante: il Comune mette nero su bianco un incremento dei lavori di I, II e IV commissione del +84,62%, +71,43% e +79,41% rispetto al 2023. E la III commissione? ‘Solo’ un +24,56%.