di S.F.
Una commissione ad hoc per parlare di un bar cittadino. Nella fattispecie il ‘Sorriso’ di viale dello Stadio: è andata in scena martedì mattina – si tratta della I del presidente Andrea Sterlini – a palazzo Spada con tanto di presenza di due condomini della palazzina interessata, Sergio Giardinieri e Patrizia Frusta. Motivo? Una segnalazione dei residenti in riferimento ad una determina dirigenziale del 6 marzo 2024 (la numero 578) per la «realizzazione di opere in assenza di titolo edilizio e all’ordinanza di demolizione e ripristino delle difformità riscontate». Storia lunga.
L’APPALTO TIRATO IN BALLO DA NANNURELLI: ESECUZIONI IN DANNO IN ARRIVO

Bene, cosa sarebbe successo per far arrivare un argomento del genere in una commissione comunale? Ci ha pensato il dirigente all’urbanistica, Claudio Bedini, a fare il punto: «Ci sono state diverse tipologie di abuso – il suo riepilogo in aula -, una interna per il vano destinato a laboratorio per somministrazione cibo e altri due più sostanziosi. Riguardano il manufatto di circa 36 metri quadrati per l’ampliamento dell’edificio e l’aggiunta della tettoia per circa 5,5 metri quadrati». L’architetto ha poi riepilogato la questione sull’ordinanza emessa per il ripristino delle opere interne e il lavoro da fare sulla zona esterna. Esito? «Non c’è stata nessuna impugnazione e l’8 agosto 2023 si è svolto il sopralluogo di verifiche, le misure non erano state ottemperate. Di conseguenza è arrivata la sanzione da 3.471 euro: non ci risulta sia stata versata. Abbiamo comunicato la chiusura del procedimento e trasmesso il fascicolo alla direzione lavori pubblici l’11 marzo 2024 per la demolizione coattiva a spese dei responsabili». Il dirigente ha specificato che i «termini per il pagamento non sono scaduti, non è prescritto nulla. Si fa la riscossione coattiva con una società privata, ora stiamo chiedendo i preventivi». Poi su input di Agnese Passoni (AP) è stato ascoltato Giardinieri.

Giardinieri, riallacciandosi al discorso di Bedini, ha puntualizzato che la serie di vicissitudini va avanti dal 2021: «La cosa sta diventando pesante e il Comune si è trovato in difficoltà perché c’era il precedente proprietario in fallimento. Poi, in seguito all’asta, è arrivato il nuovo». Il locale è in affitto. Ma il cittadino spinge su un altro tema: «È stata posizionata una pedana all’ingresso del bar che ha chiuso le vie aeree delle cantine, rendendole umide ed impraticabili. Il giudice dell’esecuzione ha imposto di toglierla ma il decreto è inapplicato. I condomini vivono una situazione di stanchezza nei confronti della giustizia per questo motivo. Non c’è una vivibilità normale. Quantomeno è migliorata la situazione per la musica. Il condominio – il riferimento alle opere realizzate – non ha mai autorizzato quell’installazione da 50 e passa metri quadrati. Per cortesia, se c’è un’ordinanza fatela rispettare». Partita complessa perché, in ogni caso, è coinvolta un’attività commerciale. E il momento cittadino non è proprio – eufemismo – dei migliori, sia in centro che in periferia.

Ed ecco che parte il pressing: «Per quale motivo non si fa niente? Sembra ci sia un sorta di disinteresse», ha attaccato Federica Mengaroni (AP). «Ma il Comune non può sanare?», la richiesta del collega di partito Mirko Presciuttini. Anche lo stesso Sterlini ha chiesto lumi sui permessi. Bedini, giocoforza, è stato costretto a riprendere la parola: «In questi casi è prevista la demolizione in danno a cura dell’ente e non c’è possibilità di sanare perché l’abuso esterno è commesso su proprietà di terzi. Quello interno invece ha rilevanza minima. Ci siamo dovuti discostare dalla norma nazionale per salvaguardare chi lo ha subito», il riferimento ai condomini. «C’è solo la demolizione coattiva con successivo recupero delle spese. Ai lavori pubblici è stato trasmesso tutto l’11 marzo». Un passaggio ribadito per far presente che, ora, la palla è in mano ad altri. Leggasi il neo dirigente al governo del territorio Federico Nannurelli. «Per quel che concerne le pedane, non risultano regolari per l’occupazione di suolo pubblico su marciapiede. L’autorizzazione c’è solo per i tre posti auto sulla strada. Di conseguenza il Comune può intervenire per farle rimuovere», ha evidenziato Bedini.

Entrerà in azione Nannurelli: «La competenza per le esecuzioni in danno è passata a questa direzione. Per gli abusi edilizi – ha chiarito – la questione è molto controversa e il Comune ha avuto oggettive difficoltà per l’individuazione dell’ufficio preposto ad adempiere. Con la riorganizzazione di settembre ci siamo mossi in modo tempestivo». Di mezzo c’è infatti il bando di concessione da 1,5 milioni di euro riguardante la viabilità e gli incidenti: «Riguarda anche le esecuzioni in danno per le violazioni dei regolamenti, così superiamo il problema dell’anticipazione delle spese da parte dell’ente. Il rischio d’impresa è sul futuro concessionario». L’apertura delle buste ci sarà venerdì mattina, vedremo. In sostanza dell’intervento (se ci sarà) al Bar Sorriso se ne occuperà la società che si aggiudicherà l’appalto quinquennale.
«L’occupazione abusiva di suolo ad uso pubblico? Ho fatto una ricerca – le parole di Nannurelli – e c’è stata un’ordinanza di ingiunzione che obbliga il trasgressore ad eseguire l’intervento. Ha presentato domanda al prefetto di sospensione dei tempi in attesa di un potenziale trasferimento dell’attività e il prefetto al Comune di esprimersi in tal senso. Risponderemo – il commento del neo dirigente – che non ci sono le condizioni per sospendere l’esecuzione in danno. Mi prendo carico di portare avanti l’iter nei tempi più rapidi possibili». Stima? «Per la concessione ci sono i tempi tecnici tra affidamento e stipula contrattuale. Prima di 50 giorni non ci sono le condizioni». Se ne parla a dicembre, forse. Chiaramente umbriaOn resta a disposizione – il dibattito in commissione era pubblico – dell’attività per eventuali prese di posizione in merito. L’assessore Marco Iapadre, in aula, è rimasto ‘defilato’ senza mai intervenire.