«Per la centrale idroelettrica, a prescindere dal proprietario e spero che sarà il Comune, dovrà cominciare una riflessione con Enel su come risarcire i cittadini». Parole del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, nel corso della conferenza di lunedì mattina a palazzo Spada in compagnia del vice Riccardo Corridore e del dottor Maurizio Borseti, colui che ha firmato la perizia per ‘spingere’ l’amministrazione a muoversi per le vicende legate a Piediluco. Mirino anche sulle transazioni post dissesto, Asm, Ast e le strade.
LA MAXI TRANSAZIONE AST-ASM-COMUNE: 1,1 MILIONI PER L’ENTE. I DETTAGLI

In prima battuta si è parlato di altro, vale a dire la maxi transazione tra Asm e Ast – di mezzo anche il Comune che, grazie a questo passaggio, incassa oltre 1,1 milioni di euro – per chiudere il lungo contenzioso legato ai rifiuti ed alle superfici tassabili: «5,8 milioni per Asm e 1 per il Comune. Un’azione fondamentale – ha esordito Bandecchi – perché ci permetterà di gestire meglio la nettezza urbana e di abbassare le tariffe». Forse dell’1% secondo il sindaco. Vedremo a stretto giro. «Senza nessun impatto sul servizio, una transazione che non veniva fatta da dieci anni. Ora è stato possibile anche grazie ad Arvedi, trovata una linea comune. In più per noi ci sarà un guadagno sulle scelte strategiche per strade e marciapiedi, la città sarà diversa per il lavoro sulle 72 mila buche. Finora tappate male. Da lunedì inizierà la formazione degli operai per il nuovo mezzo tappabuche». L’imprenditore livornese ha spiegato che grazie alla transazione si può procedere all’acquisizione di macchinari anche per il verde, oltre a quella già nota per l’asfalto. Ci sono poi 27 mila euro per il rifacimento della segnaletica orizzontale.
GIUGNO 2024, COMUNE CONDANNATO A RISARCIRE PER PIEDILUCO

Un Bandecchi abbastanza carico anche in considerazione della candidatura a presidente della Regione Umbria – chiaro che la campagna elettorale è già iniziata – al posto di Corridore: «Ci sarà un cantiere continuo, Terni è destinata ad essere totalmente rinnovata per le strade e ciò creerà qualche disagio ai cittadini. Le malelingue ci chiedono un riscontro sui fatti dopo un anno: ecco, ora sta avvenendo ciò non era mai successo negli ultimi anni. Torniamo indietro di trent’anni per l’organizzazione (in riferimento alla squadra operai, ndr). Al termine del mandato le strade saranno perfette. Le grandi aziende che avevo detto di portare? Bisogna fargli vedere una casa pulita e decorosa. Sono state dette tante cose false su di noi, abbiamo creato cose vere e la stampa umbra – secondo il 63enne – non ha detto la verità». Corridore non è rimasto in silenzio: «Il Comune ha favorito la transazione con Ast e Asm, ciò fa seguito ad una serie di iniziative dal post dissesto per risparmiare il 30% rispetto alle somme dovute, c’è stata una risistemazione e razionalizzazione del bilancio. La transazione con Asm e Ast ci consente di mantenere un impegno preso, il pagamento a favore delle ditte di Confartigianato: c’era un credito con Asm da 6 milioni, finora ne sono stati pagati 4. Ora c’è l’immediato pagamento di ciò che resta con azzeramento delle posizioni debitorie». Sul bilancio si è riscatenato anche il sindaco: «Si è urlato allo scandalo per l’unico bilancio politico fatto. Si diceva che sarebbero mancati soldi e che l’amministrazione sarebbe crollata. Mai avuti tanti soldi in tasca come oggi». Poi si è arrivati al punto principale di giornata.
POST DISSESTO, PIOGGIA DI TRANSAZIONI

Ovvero Enel, Piediluco e centrale di Galleto. Che si fa? «La società non sta facendo un bel lavoro e le bollette sono troppo alte con servizio scadente. La relazione di Borseti ci dice che la frazione ha avuto problemi dovuti alla centrale idroelettrica. Ripartiamo da qui, dopo 13 mesi di chiacchiere per qualcuno e di tanto lavoro per noi. Bisogna iniziare a riflettere su come risarcire i ternani». Breve passaggio anche su Ast, le vibrazioni lamentate dai cittadini di Prisciani e lo stop che Bandecchi imporrà all’azienda se non si dovesse risolvere la situazione nei tempi previsti: «Il sindaco fa il suo mestiere, la magistratura farà il suo». La questione Piediluco è ampiamente nota – di mezzo ci sono due sentenze, nel link i dettagli – e Borseti ha rifatto il punto della situazione a livello tecnico.
STOP CORRIDORE, BANDECCHI IN CORSA PER LA REGIONE
DECORO A TERNI, IL NUOVO SOS

«Emerge un quadro chiaro – le sue parole in relazione alla sentenza del tribunale – perché è stato riconosciuto che i lavori fatti dal Comune tra il 2002 e il 2003 sulle sponde hanno incrementato il fenomeno dell’erosione per una misura del 10%. Alcuni fabbricati sono stati danneggiati e l’amministrazione ne è in parte responsabile. Il danno? Quantificato in circa 100 milioni di euro, finora la ricaduta economica non era mai stata verificata. Il sindaco dovrà fare una trattativa pur essendo limitatissima la proprietà comunale». Ci ha pensato il primo cittadino a sintetizzare al massimo i concetti espressi da Borseti: «Abbiamo fatto una perizia successiva ad una condanna avuta dal Comune perché è stato permesso a terzi di utilizzare il bacino per l’idroelettrico. Ciò ha creato fastidi alle sponde con tanto di scivolamento». Chiarito che non c’è un pericolo immediato: «Ma ora scatta ufficialmente la necessità di scrivere subito ad Enel e di dire che i cittadini stanno subendo un danno grave e nessuna agevolazione per la forniturà di elettricità». In sostanza l’ente «è stato condannato per aver permesso alla centrale di lavorare». Palazzo Spada dovrebbe dunque pagare circa 10 milioni, il resto a chi ha gestito la partita: «Parte un processo di dialogo con Enel, Regione e Stato. I fatturati della centrale ed i loro utili sono sotto gli occhi di tutti». Un rilancio. Vedremo come andrà.