Terni, il Comune rimette mano al regolamento per gli incentivi

Riguardano le funzioni tecniche: tutto a causa del nuovo codice degli appalti

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di S.F.

Il decreto legislativo 36/2023 ha introdotto una nuova disciplina degli incentivi per le funzioni tecniche – sostituita la precedente del 2016, si parla di codice degli appalti – e allora ecco che il Comune di Terni ci rimette mano. C’è il via libera al nuovo regolamento comunale per «valorizzare l’impegno, le capacità, le professionalità e l’attività dei dipendenti comunali» dopo il tavolo sindacale convocato nei mesi scorsi. L’atto diventa parte integrante del contratto decentrato integrativo 2024-2026.

IL REGOLAMENTO PER GLI INCENTIVI TECNICI

Cosa prevede

Nel regolamento – lo pubblichiamo integralmente per i curiosi, il tema è stato oggetti di confronto nelle scorse settimane – viene specificato in primis che l’80% dell’incentivo è ripartito tra il personale che svolge le funzioni tecniche. E l’altro 20%? Destinato all’acquisto di beni e tecnologie funzionali a progetti di innovazione. La percentuale effettiva è calcolata sull’importo dei lavori, dei servizi e delle forniture posto a base delle procedure di affidamento. La figura chiave giocoforza è il responsabile unico di progetto, il Rup. La fetta maggiore se la prende chi ricopre questo ruolo: «L’ufficio di Rup è obbligatorio e non può essere rifiutato». Esclusi dalla ripartizione i dirigenti. Con deroga riguardante il periodo 2023-2026 per le funzioni tecniche interessato dai progetti del Pnrr. In ogni caso l’incentivo maturato nel corso dell’anno di competenza «non può superare il trattamento economico complessivo annuo lordo percepito dal dipendente». Firmano la responsabile del procedimento, la dirigente alle risorse umane Grazia Marcucci, e il sindaco Stefano Bandecchi.

 

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