Terni, il nuovo questore Mangino si presenta. «Massima collaborazione con cittadini e istituzioni»

Il numero uno di via Antiochia ha incontrato la stampa: «Grande impegno sui fronti droga e truffe. Vigilantes? Non fanno parte delle forze dell’ordine»

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Terni, all’orizzonte c’è un nuovo questore: Luigi Mangino

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Luigi Mangino è ufficialmente il nuovo questore di Terni: succede a Bruno Failla. Sabato mattina la presentazione alla stampa. «Conosco Terni ma a livello ‘turistico’. È una bella città con bella gente. Sono molto felice e ringrazio il Capo della polizia per la possibilità che mi è stata data, di dirigere una questura prestigiosa».

Uno dei fronti ‘caldi’, come noto, è quello della droga, spaccio e consumo: «Terni – ha detto il nuovo questore – è segnata da questo problema ed è nota per le attività illecite condotte. Insieme alle altre forze dell’ordine, con la massima collaborazione, sono convinto che faremo bene e sapremo affrontare anche questa criticità. Il contesto criminale di Terni è legato più alla microcriminalità: reati predatori, truffe, estorsioni, atti vandalici, risse, spaccio. La conoscenza del territorio sarà importante al pari della prevenzione che è fondamentale perché, se ben fatta, riduce i reati».

Attenzione particolare, il nuovo questore di Terni, intende destinarla «alle truffe ai danni degli anziani. Non è semplice assicurare alla giustizia i responsabili di questi reati odiosi, che colpiscono persone spesso sole e indifese e hanno un pesante impatto psicologico e materiale». Sui reati di genere, «sono sempre esistiti ma ora, giustamente, l’attenzione è cresciuta e siamo pronti a fare appieno la nostra parte».

«Il sindaco Bandecchi? Non ho ancora avuto modo di conoscerlo ma lo farò prossimamente. E’ importante instaurare un rapporto fattivo e collaborativo con tutte le istituzioni e le forze di polizia, per ottenere buoni risultati. Il ruolo della vigilanza privata? Le guardie giurate particolari – ha detto Luigi Mangino – non sono comparabili con le forze di polizia, ognuno fa il proprio lavoro. Ma la sicurezza la gestiscono il prefetto, il questore e le forze dell’ordine. Nov vedo altri attori. Certo, la vigilanza privata piuò segnalare, in un’ottica collaborativa, ma non possiamo includere queste figure fra le forze dell’ordine».

Sul piano del personale a disposizione degli uffici di via Antiochia, il questore Mangino spiega che «se l’organico non è adeguato, agiremo per migliorarlo. I miei predecessori, comunque, hanno lavorato bene».


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