FOTOGALLERY
Un’altra via del centro di Terni che perde attività commerciali, due chiusure a pochi metri di distanza l’una dall’altra nel giro della stessa settimana. Parliamo di corso del Popolo, dove si apprestano a chiudere i battenti due attività molto diverse tra loro, una ‘storica’ e l’altra figlia di un fenomeno più recente, comunque destinate a lasciare vuoti (almeno per ora) altrettanti locali commerciali. Si tratta del negozio di abbigliamento Antonio Visaggio, che per 75 anni ha vestito, con eleganza, tanti uomini ternani e del negozio gestito da una famiglia originaria della Cina accanto agli uffici del tribunale.
Ciclo che si chiude
Conclusa la vendita straordinaria iniziata il 2 maggio nei locali di corso del Popolo, per Visaggio l’ultimo giorno di attività – come annunciano i cartelloni esposti – sarà infatti il 31 maggio. E così se ne va un altro pezzo del commercio ternano, che per la prima volta aveva aperto i battenti nel 1948. Ma non è l’unico negozio storico che in questo mese di maggio ha chiuso per sempre: in viale della Stazione scelta analoga per il negozio di scarpe Martellini, attività che prese le mosse negli anni ’60 da una bancarella di largo Cairoli, per poi fare il ‘salto’ a corso Tacito nei tempi d’oro del commercio cittadino e poi trasferirsi, appunto, in viale della Stazione.
Il nodo prezzo locali
Tornando a corso del Popolo, ultimo giorno di attività il 28 maggio, invece, per il negozio di articoli per la casa, la persona e abbigliamento ‘cinese’. Anche questo a suo modo storico, visto che ormai da quasi 20 anni era diventato un punto di riferimento per chi era alla ricerca di qualsiasi oggetto utile. Qui il proprietario dei locali ha deciso di vendere e così i gestori, vista la cifra richiesta, ritenuta alta, hanno deciso di chiudere, in attesa di trovare in città un altro locale idoneo di ampia metratura dove trasferirsi. Ognuno per motivi diversi – l’età della pensione che arriva, gli affari in calo, i locali troppo esosi – sono numerosi i negozi che in questa prima parte del 2024 hanno chiuso o si apprestano a chiudere, tra gestioni familiari e grandi catene. È il caso ad esempio recente di Latimar, negozio di articoli da regalo e per la casa di corso Vecchio, o storia ancora più recente, dell’annuncio della chiusura di Terranova a corso Tacito. Un’altra chiusura va registrata in via Goldoni, alla quale ha detto ‘addio’ il negozio di abbigliamento Tavani.
Terni: Conbipel chiude e scatta lo sciopero. «Non siamo numeri ma persone»