Terni, inceneritore Acea: si torna al Tar per i rifiuti da bruciare

Udienza di merito sul ricorso della società romana contro la Regione di fine 2021

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di S.F.

La richiesta di estensione delle tipologie di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico nel termovalorizzatore di Acea Ambiente a Terni e il giudizio non favorevole di compatibilità ambientale della Regione Umbria a firma del dirigente Andrea Monsignori. Tempo di tornarne a parlare: martedì 18 giugno è programmata l’udienza pubblica di merito nel ricorso al Tar – depositato il 13 dicembre del 2021 della società romana contro palazzo Donini. A questo punto si arriva dopo il giudizio cautelare del gennaio 2022 e il rinvio dell’appuntamento decisivo sancito il 4 ottobre 2022.

GENNAIO 2022, ACEA NON MOLLA SULLA RICHIESTA DI ESTENSIONE
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LA DIFESA DI ACEA NEL 2019
LA REGIONE BLOCCA IL TENTATIVO DI ACEA

L’udienza del 18 giugno 2024

Acea si è già vista respingere l’istanza cautelare per bloccare il provvedimento di diniego della Regione, ora si decide nel merito della questione ampiamente dibattuta tra il 2019 ed il 2021 con vari passaggi comunali e regionali. Martedì mattina a Perugia è fissata l’udienza pubblica che vede protagonisti Pasquale Cristiano (avvocato di Acea Ambiente srl), Luciano Ricci (Regione Umbria) e i due professionisti che curano gli interessi del Comune, vale a dire Paolo Gennari e Francesco Silvi. Vedremo se davverò si arriverà ad un giudizio di merito come previsto. Le ultime memorie sono state depositate il 27 e 28 maggio scorso.

 

 

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