di S.F.
Accoglimento dell’istanza cautelare e sospensione dell’efficacia della sentenza del Tar Umbria. ‘Punto’ della Regione Umbria al Consiglio di Stato nello scontro con Bioter per l’inceneritore di Maratta, con focus sul riavvio dell’impianto, il riesame dell’Aia e le cosiddette Bat (Best available techniques).
NOVEMBRE 2024, BIOTER ESULTA: REGIONE KO AL TAR

L’ordinanza cautelare è della IV sezione giurisdizionale e l’atto è firmato dal presidente Vincenzo Neri e dall’estensore Silvia Martino. «Considerato, alla luce di tutti gli elementi – il giudizio dei magistrati amministrativi – emersi in giudizio e della complessità delle questioni poste, che l’interesse rappresentato dalla parte appellante possa essere adeguatamente tutelato attraverso la sollecita celebrazione dell’udienza di merito». Gli avvocati interessati sono Luca Benci, Anna Rita Gobbo (Regione) e Alessandro Tomassetti (Bioter). Sulla tematica nelle scorse ore si era espresso l’assessore all’ambiente Thomas De Luca.
«L’azienda, ci ha comunicato che nelle prossime settimane – il chiarimento pre ordinanza del CdS di De Luca – si svolgeranno delle operazioni di manutenzione ordinaria dell’impianto che sono in linea con le attività autorizzate. Tali attività comporteranno delle emissioni di vapore in atmosfera a partire dal 24 febbraio 2025. Tali getti di vapore con eventi sonori che si protrarranno per circa 15 giorni saranno effettuati all’interno delle fasce orarie dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 20. Non possiamo impedire l’attività ordinaria di manutenzione ordinaria ma garantiamo la massima attenzione da parte della Regione e di Arpa su tali operazioni».