di S.F.

Rimozione dell’impianto semaforico esistente, modifica delle aiuole con piantumazione di tre alberi di alto fusto, arretramento del marciapiede all’altezza dell’area Ater, eliminazione delle essenze arboree in corrispondenza del marciapiede, realizzazione delle rampe di accordo, parziale modifica della pubblica illuminazione con installazione di cinque pali, rifacimento del piano viabile dell’intero incrocio e, infine, posizionamento della segnaletica verticale/orizzontale. Tutto questo per un quadro economico da 200 mila euro: è ciò che prevede il progetto definitivo/esecutivo per lo sviluppo della rotatoria tra via Turati e via Di Vittorio. Sarà la volta buona? Un primo confronto sul tema con esposizione tecnica ci sarà martedì pomeriggio in I commissione, poi servirà l’approvazione in consiglio.
NUOVA ROTATORIA TURATI/DI VITTORIO: IL PROGETTO ESECUTIVO IN APPROVAZIONE
IN ESTATE LA NOMINA DEL GRUPPO DI LAVORO
Terni, incrocio Turati-Di Vittorio: si inizia a ‘studiare’ per rotonda

Pronto il progetto. La porzione Ater
Il progetto è stato preparato dal gruppo di lavoro composto dal responsabile del procedimento Federico Nannurelli, quindi Mauro Passalacqua, Nazareno Claudiani, Christian Zagaglioni, Angelo Porchetti, Riccardo Strozzi, Fabrizio Casaglia e Fabio Piervisani. Nel discorso ci rientra anche l’Ater perché c’è una loro porzione da 37 metri quadrati che, per procedere con la realizzazione, deve essere ceduta bonariamente al Comune: il via libera in tal senso è arrivato il 15 settembre con una missiva di assenso inviata a palazzo Spada. Seguirà poi un frazionamento catastale. Per quel che concerne il finanziamento dei 200 mila euro si legge che è possibile attraverso un vecchio mutuo – in avanzo vincolato – erogato da Cassa depositi e prestiti.

Il perché si fa: incidenti e inquinamento
Nella relazione tecnica vengono spiegate le ragioni per le quali si ha l’intenzione di creare una rotatoria: «L’intersezione – si specifica – stradale tra viale Giuseppe di Vittorio e viale Filippo Turati vede transitare giornalmente centinaia di veicoli/ora e nonostante la regolamentazione mediante un impianto semaforico, dotato anche di impianto di rilevazione delle infrazioni (t-Red), è spesso teatro di incidenti anche gravi, purtroppo a volte anche mortali». Non solo: l’organizzazione attuale «produce ‘ondate’ di flussi cadenzati dalle diverse fasi semaforiche, tali da produrre code intermittenti nelle diverse fasce orarie, andando ad aggravare anche una situazione di inquinamento atmosferico della zona già critico». L’isola centrale sarà realizzata con manufatti prefabbricati. La palla per l’avvio del procedimento di gara – si inizia dalla determina a contrarre – passerà poi al dirigente Piero Giorgini.