Terni: la fontana ‘dei due fiumi’ torna a risplendere in piazza Duomo

Concluso il lavoro di restauro. Lo storico Carlo Favetti ne ricorda valore e significato

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Eccola in tutto il suo splendore la storica e leggendaria fontana monumentale detta ‘dei due fiumi’, situata in piazza Duomo a Terni. I lavori di restauro sono al termine e, tolta l’impalcatura, si può già scorgere il bel lavoro eseguito che ha riportato a noi l’originale capolavoro del futurista toscano Corrado Vigni (1888-1956) che lo realizzò del 1935. Anche la vasca è stata restaurata dopo un lungo periodo di degrado, essa è antecedente al Vigni ossia risalente al XVIII sec. «Quindi sbirciando da dietro alcune transenne ancora presenti in loco – afferma lo storico Carlo Favetti – la fontana continua a raccontare ai ternani e ai turisti la più famosa leggenda dei due fiumi che allegoricamente, in questo caso, dimostrano la Cascata delle Marmore: il Velino raffigurato da un giovinetto ritto che versa l’acqua da un’anfora e il Nera, raffigurato da un vecchio barbuto e seduto su uno scoglio che porge una ciotola. Le due figure si stagliano su un fondo scolpito – aggiunge Favetti – reso vivo da movimenti di arbusti, foglie e cespugli. Un bel lavoro di restauro che dà nuovo vigore a questa fontana apprezzata dai cittadini e fotografata dai turisti che in ogni stagione visitano i luoghi singolari della città: pinacoteca, museo archeologico, cattedrale, chiese romaniche. Ma soprattutto – conclude – il comprensorio: Carsulae, la Cascata delle Marmore, la Valnerina. Singolare la lapide posta sul muro di fianco alla vasca, dove si puniva con la pena di 10 scudi chi sporcava o la rendeva inservibile».

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