di Angelo Mattioli
È con la massima stima e gratitudine che io e la mia famiglia vorremmo inviare questo messaggio al direttore del reparto di cardiochirurgia, dottor Valentino Borghetti, al dottor Giancarlo D’Addario e all’eccezionale team presso l’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni. Ho 78 anni e nella mia vita ho goduto sempre di buona salute, ma da qualche mese provavo affanno e un senso di oppressione al torace, oltre a facile affaticamento anche per normali attività come una breve passeggiata o due rampe di scale.
Nel mese di luglio di quest’anno, in seguito ad un Ecg prima di un intervento di routine alla cataratta, sono emerse alcune criticità che mi è stato consigliato di approfondire con ulteriori controlli: l’ecodoppler cardiaco ha individuato una stenosi aortica severa e la coronarografia una diffusa aterosclerosi coronarica. Il mio cardiologo di fiducia, dottor Savarese, ha immediatamente ravvisato necessità e urgenza di prendere contatti con un cardiochirurgo per valutare il tipo di intervento necessario, così ha fissato un appuntamento con il dottor Borghetti presso l’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni.
Il dottor Borghetti mi ha accolto nel suo studio, ha preso visione dei referti degli esami da me effettuati; quindi, con estrema chiarezza e tranquillità disarmante, mi ha spiegato la gravità della patologia e la necessità di intervenire tempestivamente, senza tuttavia tralasciare i rischi e la durata dell’intervento. Sono rimasto molto colpito dalla sua disponibilità nel propormi di affrontare l’intervento nell’immediatezza, prima di tutto perché mi ha fatto ben comprendere la gravità della situazione, risparmiandomi allo stesso tempo un’estenuante attesa, senza considerare che ci trovavamo anche nella settimana di Ferragosto. Successivamente il dottor D’Addario mi ha illustrato nel dettaglio l’intervento, fornendo le rassicurazioni del caso e rispondendo ai miei dubbi, trasmettendomi con la sua empatia la serenità di cui avevo bisogno per affrontare l’operazione.
L’intervento di doppio bypass coronarico e sostituzione della valvola aortica è stato eseguito la mattina di venerdì 11 agosto, è durato alcune ore cui sono seguiti due giorni di terapia intensiva e il ricovero per altri cinque giorni nel reparto di cardiochirurgia. Nei giorni immediatamente seguenti l’intervento sono stato seguito costantemente dal dottor Migliano che mi ha monitorato e supportato fino al giorno delle dimissioni. Oggi, a un mese dall’intervento, sto lentamente tornando a tutte le mie attività.
Ritengo che la presenza di un team di professionisti di così alto valore, che svolge il suo lavoro con umanità, dedizione e passione, sia un vanto non solo per la città di Terni e l’intero territorio, ma soprattutto per la sanità della Regione Umbria, una vera eccellenza di cui andare fieri. Vorrei tanto che a questi professionisti, oltre alla gratitudine di chi come me ha avuto la fortuna di essere seguito da loro, le istituzioni diano i giusti riconoscimenti, affinché l’efficienza e l’esperienza di questo reparto possano essere premiate e promosse come meriterebbero.