Terni, l’allarme per i residui attivi: «Massa critica. Comune ultima ruota del carro»

‘Fuori tema’ del dg Carbone durante l’esposizione sui controlli interni: «Analizzate 30 mila posizioni. Ora ci si rivolge ai privati». Focus su entrate e riscossioni

Condividi questo articolo su

di S.F.

L’argomento al centro dell’attenzione riguardava le criticità per i controlli interni del Comune ma, approfittando del contesto, alla fine è arrivato una sorta di alert su un altro fronte. A lanciarlo è stato il direttore generale e dirigente dell’ufficio unico delle entrate comunali Claudio Carbone nella mattinata di venerdì in III commissione: il mirino – tema non nuovo – è finito sull’ex Equitalia ed il nodo delle riscossioni. A quanto pare c’è qualcosa che non ha funzionato.

MARZO 2024, IL GOVERNO MELONI IN AZIONE: COSA CAMBIA PER LA RISCOSSIONE E L’ADER
DICEMBRE 2023, ICA ATTIVATA PER LISTA DA 6 MILIONI DI EURO PER LE RISCOSSIONI COATTIVE

La sede di Ica

La massa critica e la consegna dei ruoli

«Ne approfitto per dirvi ciò che è stato fatto in questi mesi per quanto riguarda l’attività di controllo delle entrate». Carbone, dopo le delucidazioni del caso sulle problematiche legate ai controlli interni, ha preso la palla al balzo per fare un resoconto degli ultimi mesi. Il nodo base è lo stesso di cui si parla dall’estate 2023: «Abbiamo una massa critica di residui attivi che ci proviene dall’Osl e in questo momento è in gestione di Equitalia (ora Agenzia delle entrate-Riscossione, Ader): in uno dei primi incontri che ho fatto con i dirigenti ho rappresentato loro che, all’epoca, uno dei doveri del Comune non era soltanto di consegnare i ruoli ad Equitalia (ruolo coattivo). Molti Comuni pensavano che l’attività era portata a termine così». C’è un ma: «Esiste una norma, il 112, che obbliga i Comuni a segnalare all’Agenzia dell’entrate tutte le situazioni in cui c’è possibilità di recuperare il credito. Una cosa molto semplice, ma non è stata mai fatta. Non solo a Terni, riguarda la maggior parte dei Comuni in Italia».

SETTEMBRE 2023, ICA IN AZIONE PER I RUOLI DAL COMUNE ALL’ADER: 17 MILIONI DI EURO
PIANO FORNITURE/SERVIZI ’24-’26: 1,5 MILIONI PER ACCERTAMENTO ENTRATE

L’analisi e le 30 mila posizioni

Poi l’attualità: «Ora abbiamo analizzato circa 30 mila posizioni in Equitalia per lo più legate al codice della strada. Abbiamo appreso che tutti i crediti sono ‘presidiati’, significa che Equitalia ha notificato la cartella di pagamento ma si è fermata lì. Stiamo predisponendo delle segnalazioni sulla base dei dati reddituali che sono a disposizione. L’altro aspetto che mi preoccupa di più e che purtroppo è un dato di fatto è per il versamento eseguito dal contribuente in Equitalia: l’operatore di Equitalia, per disposizione di legge, imputa quel pagamento al credito più vetusto e in ordine di scadenza del credito a quello con maggior privilegio». Bene, tradotto? La notizia è negativa: «Se Carbone ha debiti verso l’erario, Inps e il Comune, nel momento in cui va a fare il pagamento della cartella unica, verrà imputato a quello con più privilegio. Il Comune è l’ultima ruota del carro in tutto questo sistema farraginoso. Era nato per favorire le amministrazioni, ma non è stata una scelta oculata da parte dei Comuni. Si è scoperto con il tempo. Ecco perché ora ci si sta rivolgendo ai privati e lì c’è tutta un’altra questione. Stiamo cercando di fare quest’attività ed è molto impegnativa, richiede tempo». La sensazione è che se ne tornerà a parlare molto presto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli