Terni, largo villa Glori/corso Tacito: addio al pino, c’è la firma

Il sindaco Bandecchi firma l’ordinanza per l’abbattimento: «Non ci sono le condizioni per poter garantire interventi diversi»

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di S.F.

«Non ci sono le condizioni per poter garantire interventi diversi». È un passaggio contenuto nella nuova ordinanza del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, riguardante il verde in città: c’è il via libera all’abbattimento del pino tra largo Villa Glori e corso Tacito. Afor pronta ad entrare in azione.

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Foto archivio

Una storia che parte dal 27 ottobre 2022, quando fu affidato l’incarico per la valutazione dello stato fitosanitario del pino domestico. Poi la successiva redazione a firma del dottore forestale Cristiano Massarelli – nell’ordinanza pubblicata è tutto spiegato nel dettaglio – protocollata nell’aprile del 2023: «La presenza dell’albero non si valuta compatibile con le caratteristiche del sito in questione assegnando l’esemplare alla classe di propensione al cedimento D». Ai tecnici è stato poi chiesto se si potevano ipotizzare soluzioni alternative all’abbattimento (potatura, consolidamento della chioma ecc.): esito negativo, è da tirar giù. Di mezzo c’è anche l’aiuola: «Non può essere rimossa». Si arriva al dunque.

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«Considerati i livelli di alta frequentazione dell’area da parte di persone, la presenza di esercizi commerciali e di edifici nell’intorno, è stata valutata come assolutamente elevata la vulnerabilità dell’area così come è stato considerato elevato il livello di rischio correlato alla presenza dell’esemplare arboreo, in quanto assolutamente gravi sarebbero gli effetti correlati ad un suo schianto anche parziale». Risultato? Semaforo verde all’abbattimento e, in seguito, si valuterà la possibilità di «rimuovere la ceppaia in relazione alla presenza delle opere edili presenti per poter mettere a dimora un nuovo albero, la cui specie andrà eventualmente concordata con gli uffici comunali». Il responsabile del procedimento è il funzionario con elevata qualificazione Federico Nannurelli e l’atto è impugnabile al Tar. In ogni caso l’eventuale inoltro del ricorso non sospende l’efficacia del provvedimento.

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