Terni, Collescipoli: «Basta chiacchiere. Servono fatti»

Commissione congiunta – la prima in presenza post lockdown – a palazzo Spada: proloco e l’Astrolabio lanciano l’ennesimo sos sulle tante problematiche del borgo

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di S.F.

Microabusivismo edilizio, parcheggi, viabilità, accesso al borgo, manutenzione delle mura e guai anche per l’asfaltatura. Un numero discreto di problemi – non da oggi – per Collescipoli: una tematica sul quale si discute da anni, poi a giochi fatti nulla si muove. O comunque molto poco. A lanciare l’ennesimo sos lunedì pomeriggio sono stati Giuseppe Rogari e Roberto Laurenzi, rispettivamente presidente dell’associazione culturale l’Astrolabio e numero uno della locale proloco: «Basta chiacchiere, vogliamo far rivivere il paese e ora servono i fatti», l’input in sintesi durante la commissione congiunta (I° e II°, la prima in presenza post lockdown) a palazzo Spada. A stretto giro è previsto un sopralluogo con la presenza degli assessori coinvolti.

COLLESCIPOLI, RIAPRE LA COLLEGIATA DI SANTA MARIA MAGGIORE

Ai lati Roberto Laurenzi e Giuseppe Rogari

Disastro pavimentazioni. La ‘fuga’ dell’amministrazione

Distanza interpersonale, misurazione febbre prima dell’ingresso e mascherine. Così riparte l’attività – massimo 40 persone – in aula consiliare ed il primo ad esporsi è Rogari dopo una breve introduzione di Michele Rossi (la sollecitazione sull’argomento è partita dal consigliere di Terni Civica): «Siamo impegnati dal 1987 – ha ricordato – nel recupero del borgo. Abbiamo fatto diversi interventi manutentivi interagendo con i volontari, sostituendoci al Comune. L’amministrazione da quando è andata via l’università ‘si è data’, non si è fatto più nulla. Noi abbiamo fornito progetti, compresi quelli legati alle canalizzazioni e alle tabellature del borgo: quest’ultimo è stato realizzato parzialmente. L’asfaltatura ‘colorata’ ora è a pezzi, avevamo avvertito. Tuttavia il discorso primario riguarda le pavimentazioni, il 60% sono da rifare e nelle vie interne sembra di stare a Beirut. Sono state realizzate delle opere per l’università in passato, il resto niente». Il discorso coinvolge vecchio e attuale esecutivo.

JAZZIT FEST, LA NUOVA SFIDA DI LUCIANO VANNI

Santa Maria Maggiore

Il microabusivismo e la musica

Il focus si è poi spostato su un altro aspetto. Vale a dire il recupero edilizio – Rogari ha tirato in ballo il manifesto dell’allora assessore Francesco Andreani – e il piano particolareggiato: «Risultati? Zero. Ciò ha comportato un microabusivismo diffuso che sta distruggendo il paese, anche a danno di chi sta investendo. Ci sono state numerose sollecitazioni – ha aggiunto – da parte dei residenti perché non vogliono fare denunce e si rivolgono a noi. Si è creato un corto circuito. Il Comune di Terni ha solo una persona per tutta la vigilanza edilizia sul territorio e serve un minimo di controllo quantomeno». Il resoconto tocca anche la questione artistica e culturale: «In passato avevamo proposto la ‘cittadella della musica’. Ricordo che a Collescipoli c’è il primo organo barocco – Hermans, posizionato nella collegiata di Santa Maria Maggiore – italiano. Se lo avessero in Germania o Svizzera si svilupperebbe un festival specifico. Qui ce ne infischiamo».

CAMPO CALCIO COLLESCIPOLI: ZERO FONDI E INVESTIMENTI

Collescipoli

Ulteriori emergenze. Gli anziani 

Laurenzi ha aggiunto elementi utili al confronto: «Il paese è bello se non ci sono le auto dal punto di vista turistico, Collescipoli ha un’enorme potenzialità. Questa cosa va conciliata con le esigenze della popolazione. C’è inoltre un’emergenza sociale e di aggregazione: l’unico punto di ritrovo è il circolo del centro sociale e culturale, frequentato per lo più da anziani». La lista è lunga: «Gli orari degli autobus per arrivare non sono idonei. Iniziative? Quest’anno doveva partire – il Covid ha fermato tutto – un progetto decennale riguardante la musica con un contenitore che si chiama Civitates e due eventi, tra i quali il Jazzit Fest, per far emergere le eccellenze della nostra comunità». Il presidente della proloco ha tirato fuori anche i numeri sui residenti: «Dentro le mura ci sono circa 500 persone, considerando quelle esterne si arriva fino a 2.500».

FEBBRAIO 2019: «SINDACO LATINI, INTERVENITE»

Angeletti, Filipponi, Gentiletti e Tobia

«Stop chiacchiere». Il Comune e l’esame orale non superato

Anche in questa circostanza è stato ribadito che nel corso degli anni le proposte ci sono state: «Condividiamo l’operato dei volontari di Collescipoli, si stanno dando da fare. Il Comune ha superato a pieni voti l’esame orale, ma allo scritto – la critica – non è neanche rimandato a settembre. Lo scopo è di far rivivere il paese: non è più sufficiente parlare, parlare, parlare. Bisogna fare i fatti. Noi siamo a disposizione», ha terminato. Quindi la lunga serie di interventi dei consiglieri, a partire da Paolo Cicchini (Lega): «Collescipoli è uno scrigno dove si trovano tanti tesori d’arte. Un luogo particolare da mettere in rete per il turismo». Alessandro Gentiletti (Senso Civico) ha chiesto se sono stati realizzati interventi per le vie fognarie e le mura: «Già ad aprile chiedemmo interventi di manutenzione ordinaria. Serve una programmazione d’insieme e da questa amministrazione non si vede. E noto l’assenza degli assessori». A ciò ha replicato l’esponente del Carroccio Federico Cini: «Verranno al sopralluogo».

NOVEMBRE 2017: «BORGO TRASCURATO»

Orsini, Musacchi, Rossi, Dominici e Pocaforza

«L’amministrazione non si può girare dall’altra parte»

Da Rossi un messaggio all’attuale esecutivo dopo aver messo in evidenza le pecche dell’esecutivo pre 2018 nella gestione Collescipoli: «I cittadini ci chiedono attenzione, un cambio di passo per la progettualità e la messa in rete delle proprie bellezze per favorire il turismo. Grave il fattore dell’abusivismo, l’amministrazione non si può girare dall’altra parte». Focus sull’accoglienza anche da Federico Pasculli (M5S) e Paolo Angeletti (Terni Immagina): «Il borgo può sopravvivere solo se si punta su eventi che hanno a che fare con la sua storia. Jazzit non è più ripetibile? La fame di musica c’è ovunque», le parole dell’ingegnere. Hanno partecipato al dibattito anche Lucia Dominici (FI) e Patrizia Braghiroli (FdI): «Se ne parla – ha ricordato alla minoranza quest’ultima – dal 2014, discorsi che vanno avanti da anni. E nel contempo Collescipoli si spopola».

«COLLESCIPOLI MUORE»

Francesco Pocaforza

Pocaforza: «Finora niente risposte, non lo nascondo»

Francesco Pocaforza (Lega) è tra coloro che conosce meglio – alla pari di Pasculli – Collescipoli: «Ci sono nato e merita molto di più rispetto a ciò che è stato fatto finora. Ad oggi purtroppo le risposte non sono arrivate, non lo nascondo», l’ammissione dell’esponente della maggioranza. «Le problematiche sono abbastanza». Per il collega di partito Marco Cozza «gli abusi edilizi non sono tollerabili», con richiesta di avere i documenti. Infine Doriana Musacchi (Gruppo Misto): «Il borgo può esere un anello di congiunzione con Terni e, in questo modo, far rimanere più tempo i turisti sul territorio».

ESTATE 2016: «COLLESCIPOLI, SOLO OCCASIONI PERSE»

Check per Gentiletti

Il censimento e la promozione

Prima del secondo step – il sopralluogo – sono ancora proloco e l’Astrolabio a dare le ultime delucidazioni: «Abbiamo già fatto un censimento – ha specificato Laurenzi – delle attività di B&B, vitto e punti di ristorazione nel raggio di due chilometri. Inoltre c’è un ostello in paese: diverse abitazioni sono sfitte e si è pensato ad un albergo ‘diffuso’.  C’è una potenzialità – il calcolo – di circa 150 unità da mettere a disposizione. La strada per la promozione del turismo è già aperta in quanto c’è la legge regionale del turismo del 2015 (cita l’articolo 14): ci si può appoggiare al volontariato per l’accoglienza turistica di base. Ora ragioniamo ad un progetto coordinato con l’Astrolabio ed il centro sociale-culturale di Collescipoli (presente in loco il presidente Giorgio Silvestri, ndR)». A chiudere l’appuntamento l’allarme di Rogari sul chiostro di Santa Cecilia e palazzo Catucci: «Ci sono gravi problemi manutentivi e l’acqua sta entrando nell’archivio storico». Tanto per non farsi mancare nulla.

BORGHI E TURISMO, SI PUNTA A PROGETTO DA 150 MILA EURO

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