di M.L.S.
«Anche se le nostre strade si sono separate molto tempo fa, oggi il dolore è profondo. È morto Stefano Micheli, la persona con cui abbiamo condiviso sogni, prove, palchi, musica, e la nostra gioventù». Sono le prime parole di un post sulla pagina Facebook dei My Mine, il gruppo ternano che negli anni ’80 scalò le classifiche di tutta Europa con il brano Hypnotic Tango. La voce era di Stefano Micheli che è venuto a mancare dopo una incurabile malattia. Aveva 69 anni.
A ricordare sui social il loro collega e soprattutto amico sono gli altri componenti della band, Carlo Malatesta e Danilo Rosati, con parole profonde e dense di tristezza: «Stefano – proseguono – è stato la prima voce della band, co-scrittore di Hypnotic Tango, e soprattutto un giovane uomo pieno di talento e visione. Abbiamo vissuto momenti indimenticabili insieme: l’emozione delle nostre prime prove, le nostre prime canzoni, i viaggi e il successo inaspettato. E anche dopo aver preso strade diverse, il rispetto per ciò che abbiamo creato insieme è sempre rimasto. Oggi, lo ricordiamo con affetto e gratitudine. I nostri cuori vanno alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Che la musica sia con te, ovunque tu sia ora».
Alle parole di Carlo e Danilo si aggiungono anche quelle di un altro artista che collaborò con Micheli, Luciano Brogelli: «Eravamo amici, abbiamo lavorato insieme e siamo rimasti sempre molto legati. Stefano era un giusto perché era un pieno di umanità, sempre disponibile, molto pacato. Si interessava di filosofia orientale, di cristallo-terapia e negli ultimi anni insegnava pilates. Era molto sportivo. Ci mancherà».
Fondati nel 1983 dai tre musicisti ternani, i My Mine nascono dall’evoluzione di altri due precedenti gruppi musicali: i Water Krause e gli Ipnotico Tango. I Water Krause si formano a Terni nel 1979 con Luciano Brogelli alla voce, Enrico Conte al basso e i futuri My Mine, Carlo Malatesta alla chitarra e Danilo Rosati alla batteria. Nel 1981 con il nome Ipnotico Tango si presentano all’Italian Records e nella formazione c’è anche Stefano Micheli. Nel 1983 il gruppo dà vita ai My Mine.
Tutti ragazzi ternani con un sogno nel cassetto poi improvvisamente diventato realtà: la scalata delle classifiche mondiali. Hypnotic Tango ci riuscì in un’epoca d’oro per la ‘nuova’ musica, quella degli anni ’80. Stefano Micheli voce, Carlo Malatesta chitarra e synth, Danilo Rosati programming, drum machine e synth: questa la vecchia formazione. Un inizio facendo sperimentazione: in era New Romantic dominata da Duran Duran e Spandau Ballet. I My Mine erano diversi, usavano strumenti elettronici e abbinavano immagini, cercavano nuovi stili e nuovi suoni. Così è nato Hypnotic Tango. Che ‘spaccò’, diventando una hit.
Da qui seguirono una serie di successi: colonna sonora del famoso programma Rai DiscoRing, primi in classifica in Germania e tra i primi in tutta Europa. Un periodo entusiasmante. Poi però il secondo singolo Zorro non riuscì a raggiungere lo stesso successo. A distanza di anni i My Mine, di recente, erano tornati a suonare con formazione nuova: Ilaria Melis voce, Carlo Malatesta synth, Danilo Rosati Synth. Sono usciti due lavori, Like a fool e Love is in the sky.
Stefano Micheli aveva imparato ad amare l’arte sin da piccolissimo, la mamma era la titolare di un’importante galleria d’arte in viale Battisti, spesso meta di artisti famosi e dove poter ammirare quadri di valore. Aveva frequentato l’istituto d’arte. Ultimamente si era immerso nel mondo dei cristalli e delle frequenze emanate nel segno del benessere fisico e mentale. Oggi in molti locali della città i dj fanno spesso girare il vinile di Hypnotic Tango e le nuove generazioni sembrano apprezzare.
