Terni ‘malata’: «M5s scopre l’acqua calda»

Nevi (FI): «Si riparta dal riconoscimento della crisi ambientale complessa e da una seria indagine epidemiologica»

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di Raffaele Nevi
Parlamentare e vice coordinatore regionale vicario di Forza Italia

Le risultanze degli ultimi studi sulla situazione ambientale, e sulle conseguenti ricadute sullo stato di salute dei cittadini della conca ternana, evidenziano ulteriori criticità sottolineate da ultimo ieri dal Movimento 5 Stelle nel corso di una conferenza stampa a Terni.

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Hanno scoperto l’acqua calda visto che proprio il sottoscritto si è reso protagonista negli ultimi due anni di una forte proposta, poi recepita dalla Regione, di costruire le condizioni per riconoscere Terni, e altre zone particolarmente colpite dalla industrializzazione pesante negli scorsi 100 anni, come aree ambientalmente complesse e sulle quali investire con un progetto straordinario che metta insieme risorse locali, regionali e soprattutto nazionali ed europee.

DOWNLOAD – STUDIO SENTIERI 2006-2013, DATI E TABELLE

Certamente per fare questo occorre il protagonismo del Governo: la Regione Umbria, a seguito della iniziativa di Forza Italia, aveva avviato un ragionamento con il ministro Galletti ma poi, a causa della fine della legislatura, non è stato possibile concretizzare il percorso.

La mia proposta è quella di rimettersi al lavoro seguendo quella traccia e, possibilmente tutti insieme, passando dall’abitudine caratteristica dei ‘grillini’ di sollevare i problemi, alla definizione di misure per tentare di risolverli, anche definendo finalmente un serio e credibile studio epidemiologico, mettendo insieme tutti i dati (non sono pochi) disponibili. Forse non si sono accorti che sono al governo?

Da parte mia annuncio che sto lavorando alla definizione di una proposta di legge in tal senso di cui ho già parlato anche con i colleghi deputati di Forza Italia della commissione ambiente, gli onorevoli Giacometto (Torino) e Labriola (Taranto).

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