di S.F.
Un lavoro – suddiviso in varie fasi – che, da accordo di programma, dovrà terminare entro due anni per un investimento di Rfi di 4 milioni e 388 mila euro. C’era da sbrigarsi per non far ‘scadere’ il patto tra le parti nell’ambito del Piano Periferie e ora qualcosa si è mosso: lunedì è stata depositata la notifica preliminare di cantiere per il maxi intervento riguardante il fabbricato viaggiatori della stazione ferroviaria di Terni. Nei prossimi giorni ci sarà la consegna dell’area e, con ogni probabilità in avvio di 2022, la partenza dell’operazione di restyling. La responsabile unica del procedimento è un’ingegnere di Rete ferroviaria italiana.
IL PROGETTO RFI PER LA STAZIONE DI TERNI
L’ACCORDO DI PROGRAMMA 2020
Adeguamento e migliorie
L’intervento riguarda un’area da 17 metri di larghezza – i dettagli sono contenuti nell’accordo di programma perfezionato nell’estate 2020 tra Rfi e Comune – per 140 di lunghezza, più il portico da 69 metri. Riguarderà la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il lavoro sulla sicurezza degli impianti tecnologici e l’adeguamento funzionale della struttura. Nel dettaglio Rfi entrerà in azione per ampliare l’atrio arrivi, riqualificare quello per le partenze, i percorsi e le mappe tattili, la modifica delle rampe di accesso, la riorganizzazione degli spazi commerciali, opere impiantistiche, restyling delle finiture, illuminazione a led e manutenzione di coperture/pensiline. Nella notifica preliminare di cantiere sono indicati 513 giorni lavorativi per l’ultimazione (18 maggio 2023), ma nell’intesa del 2020 si parlava invece di 644.

Il lungo percorso
Un iter che è stato lungo e tortuoso, di fatto partito un decennio fa (2011) con il protocollo d’intesa del 13 dicembre 2011 e successiva convenzione del 2014 per la realizzazione della passerella pedonale, intitolata nel 2019 a Gino Papuli. Già da allora si parlava di futuri interventi per risistemare e adeguare il fabbricato viaggiatori: il 26 agosto del 2016 fu siglato un nuovo patto tra amministrazione comunale e Ferrovie dello Stato per la condivisione delle strategie legate al Piano Periferie, quindi Rfi che ‘assorbe’ le funzioni di Centostazioni S.p.A. nel 2017 e gli sviluppi più recenti per giungere alla valorizzazione del polo ferroviario di Terni. Sponda comunale ad avere la complessa partita in mano è l’architetto Roberto Meloni. Tra gli obiettivi – viene specificato nell’accordo di programma – anche l’inserimento di nuovi servizi.
Terni-Sulmona e l’idrogeno
C’è inoltre un’altra novità per Terni. Lunedì è stata firmata l’ordinanza dal commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanna Legnini, per il treno ad idrogeno a zero impatto ambientale lungo la tratta ferroviaria Terni-Sulmona: per l’obiettivo c’è un finanziamento da 50 milioni di euro, più ulteriori 59 che arriveranno dal ministero delle infrastrutture. La messa in esercizio è prevista nel 2027.