Terni, nessuno stop per il processo Asm

La Corte di cassazione ha dato l’ok: il giudice Socci resterà nel collegio giudicante chiamato a decidere sui venti imputati

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Nessuno stop per il processo Asm: l’ipotesi era emersa in seguito al recente trasferimento del giudice Angelo Matteo Socci – componente del collegio chiamato ad esprimersi nel merito – in Corte di Cassazione. Quest’ultima, su richiesta del presidente del tribunale di Terni, ha dato infatti il ‘via libera’ all’applicazione dello stesso magistrato in quattro processi in corso a Terni, fra cui – appunto – quello legato alle vicende dell’azienda speciale multiservizi. Ora l’ultima parola spetta al plenum del Csm che, salvo sorprese, dovrebbe ratificare nella giornata di mercoledì quanto già deciso dalla Cassazione.

Il processo – che vede imputate venti persone fra ex politici, amministratori, dirigenti e tecnici della controllata, per fatti collocati fra il 2002 e il 2007 – prosegue così senza intoppi. Numerose le accuse mosse dalla procura, suddivise in due filoni: da un lato le violazioni ambientali e dall’altro gli episodi di mobbing che avrebbero colpito alcuni dipendenti e dirigenti dell’azienda ritenuti ‘scomodi’.

Si va avanti Il presidente del collegio giudicante, Massimo Zanetti, ha già fissato un fitto calendario di udienze – quattro a partire dal prossimo 19 novembre – per concludere l’istruttoria dibattimentale e giungere così alla discussione e alla successiva sentenza, forse entro la fine dell’anno. Nella prossima udienza proseguiranno le deposizioni degli imputati.

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