Il Piano periferie, il cronoprogramma e il meccanismo di rendicontazione utile per il rimborso successivo da parte della presidenza del Consiglio dei ministri. Questa la motivazione alla base dell’autorizzazione dell’anticipazione di tesoreria da 2 milioni 650 mila – importo massimo – per l’annualità 2021 da parte dell’esecutivo Latini: un atto che, in sostanza, occorre per l’utilizzo dei fondi utili a seguire la procedura legata al monitoraggio legate alle opere pubbliche previste.
LA RIMODULAZIONE DEL PIANO PERIFERIE

La spiegazione tecnica
La vicenda è seguita in particolar modo dal Rup Roberto Meloni e dal dirigente all’urbanistica Claudio Bedini: «La richiesta di anticipazione di tesoreria – viene specificato – nel cronoprogramma predisposto deve andare a regime nell’arco del primo semestre, determinandosi per i periodi successivi un meccanismo virtuoso di alimentazione che consentirà con i rimborsi del semestre precedente di ridurre progressivamente l’impatto dell’anticipazione e rendere maggiormente sostenibile le spese di quelli successivi». Motivo: la necessità di adeguamento della tempistica di sviluppo – era già avvenuto nell’estate del 2019, non è una novità che si è in forte ritardo – degli interventi. Per le opere pubbliche la spesa prevista è stimata in oltre 2,6 milioni per il 2021.
PIANO PERIFERIE, I LUOGHI COINVOLTI

Il vincolo
C’è dunque il semaforo verde per l’assunzione con il tesoriere comunale – Unicredit – dell’anticipazione. E non solo: c’è l’ok «all’utilizzo, in termini di cassa, di somme aventi specifica destinazione, autorizzandolo, nel contempo a porre il vincolo sulla corrispondente quota dell’anticipazione di tesoreria nonché a ricostituire la consistenza delle somme vincolate con i primi introiti non soggetti a vincolo di destinazione». Da ricordare che lo scorso ottobre fu attivata un anticipo di spesa per due interventi del Piano periferie: la riqualificazione del parco Rosselli e di largo Cairoli per 262 mila euro.