Terni, violazione Ztl a raffica e ‘sconto’ del Comune: «Perché?»

La storia: oltre 280 verbali in poco più di un anno per 43.541 euro di sanzioni a carico di una società. L’amministrazione ne prende 25 dopo transazione, la minoranza attacca

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Ben 287 verbali di accertata violazione amministrativa per transiti in Zona a traffico limitato e Aree pedonali urbane senza autorizzazione a carico di due veicoli, nel periodo compreso tra il 2 gennaio del 2019 ed il 20 febbraio 2020. Protagonisti il Comune di Terni – direzione polizia Locale – ed una società di San Sepolcro, la Global Contact SaS, intestataria delle auto incriminate: dei 43.541 euro che l’amministrazione doveva incassare per le multe ne prenderà poco più di 25 mila in seguito alla transazione tra le parti. Una storia che ha catturato l’attenzione dei consiglieri di minoranza: «Perché questo maxi sconto in periodo di dissesto?».

L’attacco: «Si penalizza il Comune»

A farlo presente sono gli esponenti di Pd, Senso Civico e M5S: «Perché il comune di Terni ha rinunciato ad oltre 18 mila euro di multe per violazione della Ztl, facendo un maxisconto a una società intestataria di due veicoli? Abbiamo presentato venerdì mattina un’interrogazione per conoscere le ragioni che hanno condotto alla stipula di un accordo transattivo che a nostro parere penalizza il comune di Terni, per comprendere quali norme e regolamenti siano stati applicati, per chiedere se esistono altri ed ulteriori accordi transattivi almeno nell’anno in corso, per meglio comprenderne la correttezza amministrativa. Troviamo originale – proseguono i tre gruppi consigliari – che il Comune di Terni non solo conceda la rateizzazione a 48 rate ma rinunci a quasi 20 mila euro senza alcun tentativo a monte di incassare 43 mila 541 euro di verbali elevati. Un atto ancor più originale per un Comune in dissesto. Tutti i giorni sentiamo piangere gli amministratori comunali sullo stato dei conti, per poi scoprire che i soldi, quando vogliono, saltano miracolosamente fuori, come nel caso dei 100 mila euro per affidare all’esterno il servizio di portineria del comune, oppure non sono più indispensabili come in questo caso, rinunciando a quasi della metà di quanto dovuto. Quando avremo – chiudono – modo di discuterne in consiglio comunale domanderemo al sindaco e alla giunta quali altri cittadini si sono visti dimezzare le multe stradali». Alla base della decisione ci sarebbe stato il ‘timore’ – in caso di mancato accordo – di compromettere la possibilità di realizzazione del credito vantato.

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