
Andriy Halan, il 44enne ucraino accusato dell’omicidio del 53enne ternano Sandro Bellini – il cui corpo senza vita era stato recuperato lo scorso 28 maggio lungo nelle acque del fiume Velino – verrĂ giudicato il prossimo 12 settembre dal giudice Maurizio Santoloci. Il tribunale ha infatti accolto la richiesta di giudizio abbreviato avanzata dal legale difensore dell’operaio, l’avvocato Bruno Capaldini, che ha fatto seguito al decreto di giudizio immediato con cui il gip Rossana Taverna, su richiesta del pm Tullio Cicoria, aveva fissato per l’8 novembre il processo in corte d’assise.

Nuova data Cambiano così data e modalitĂ , con il processo che verrĂ celebrato in camera di consiglio, a porte chiuse. Parte offesa è la sorella della vittima, Claudia, che si costituirĂ parte civile attraverso l’avvocato Renato Chiaranti del foro di Terni. Andriy Halan è accusato di omicidio volontario aggravato e dell’incendio dell’auto del 53enne, abbandonata e data alle fiamme in un bosco fra Marmore e Greccio. A seguito del grave fatto di sangue, i familiari di Sandro Bellini non hanno mai smesso di chiedere giustizia ed è certo che lo faranno anche in occasione del giudizio di primo grado.

Motivi passionali Andriy Halan era stato arrestato in seguito alle indagini condotte dai carabinieri di Terni: per gli inquirenti il movente sarebbe passionale, da ricondurre alla frequentazione fra Sandro Bellini e l’ex compagna del 44enne. CiĂ² avrebbe scatenato una gelosia violenta, coerente con la personalitĂ del presunto omicida, come aveva evidenziato il gip Simona Tordelli nell’ordinanza con cui lo aveva spedito in carcere.