di S.F.
Il quadro economico è corposo, da 3 milioni di euro. Peccato che al momento le risorse siano ben inferiori rispetto al necessario e dunque per la messa in sicurezza si procederà a lotti funzionali, il primo dei quali da 270 mila euro per la riapertura dell’attività scolastica dell’asilo Peter Pan: c’è l’approvazione in linea tecnica del documento di indirizzo per la progettazione della messa in sicurezza del parco Rosselli a Terni, chiuso ormai da quasi un decennio per le noti vicissitudini. Tutto in mano al responsabile del procedimento, l’ingegnere Giorgia Imerigo, e al dirigente all’ambiente Paolo Grigioni.
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Il quadro ed i pochi fondi
In sostanza è stato approvato un cosiddetto quadro esigenziale con documento di indirizzo alla progettazione. Tutto il progetto di messa in sicurezza vale 3 milioni di euro, dei quali 2,2 per i lavori: ora sarà creato un gruppo di lavoro specifico per la predisposizione del progetto di fattibilità tecnica-economica che, successivamente, dovrà essere sottoposto a conferenza di servizi regionale. Ci vorrà ancora molto tempo in definitiva. Anche perché le risorse attuali – arrivano dal Piano periferie e da quello regionale per la bonifica delle aree inquinante – non consente di andare oltre il ‘solo’ primo lotto da 270 mila euro.
APRILE 2015, PARCO ROSSELLI: PIANTE CON RADICI DI FERRO
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Il nodo e le piante da abbattere
A questa situazione si è giunti dopo i risultati delle indagini di caratterizzazione e dell’analisi di rischio per il suolo – superficiale e profondo – contaminato: piombo, cobalto, nichel, idrocarburi alifatici, rame, antimonio e arsenico, non manca nulla da quelle parti. Capitolo verde: nel documento di progettazione è indicato che sarà necessario abbattere 33 esemplari arborei (abeti, aceri, cedri, cipressi, pini, leccio, tigli e anche un olivo) quindi giocoforza ci sarà il reimpianto di un numero doppio con altezza minimo da duemetri e garanzia di attecchimento. Attualmente il Comune ha a disposizione un totale di 817 mila euro, la maggior parte – 637 mila – provenienti dal Piano periferie. Per il resto c’è da attendere.