Spaccio – ma anche scorie industriali nel sottosuolo, ma questa è un’altra storia – sporcizia e un profondo senso di degrado. Valentina Pococacio e Thomas De Luca, consiglieri comunali del M5S, tornano a denunciare la situazione del parco Rosselli, interdetto da tempo ma non ai mercanti di droga.

Zona franca «Il parco dovrebbe essere chiuso – spiegano – ma reti divelte e cancelli aperti, rendono lo spazio accessibile a chiunque». Così l’area verde si è via via trasformata «in un vero e proprio centro commerciale naturale dello spaccio, segnalato costantemente alle pubbliche autorità competenti».
Scuole a rischio «Le reti divelte permettono l’accesso fra cumuli di bottiglie rotte e cataste di alberi abbattuti, rami e radici lasciati in abbandono. È inoltre inconcepibile che i bambini dell’asilo nido Peter Pan e della scuola dell’infanzia Nobili, adiacenti al parco, siano divisi da questo degrado solo da una sottile rete di recinzione».

La richiesta «Ci chiediamo se la chiusura del parco sia ancora legata all’ordinanza del sindaco del 5 marzo 2015, emanata a seguito dei temporali che hanno messo a rischio la stabilità degli alberi, o se siano state prese altre misure per interdire l’accesso. Le ordinanze hanno carattere temporaneo per legge, ma all’interno dell’atto non è presente alcun termine di scadenza. Alla luce di questo vogliamo sapere chi, ad oggi, è il responsabile di questa situazione». Una richiesta che verrà formalizzata nel consiglio comunale di lunedì 22 giugno, dove si chiederanno anche videocamere per ripristinare la sicurezza della zona.