Terni: persecuzione ‘condominiale’. Coppia assolta dal tribunale

La sentenza è stata emessa mercoledì. L’accusa aveva chiesto un anno e sei mesi per ciascun imputato

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Un 40enne ed una 38enne di origini ucraine, mercoledì mattina sono stati assolti dal tribunale di Terni – giudice Chiara Mastracchio – dopo un processo andato avanti per oltre tre anni, con quindici udienze e decine di testi. Erano accusati di disturbo, lesioni personali e atti persecutori in ordine a fatti accaduti fra il 2015 e il 2017 in un condominio di via Damiano Chiesa. Le assoluzioni sono state emesse perchè – a giudizio del tribunale – il fatto non sussiste. I due erano difesi dall’avvocato Luca Leonardi del foro di Terni e in aula il pm ha chiesto, per ciascuno degli imputati, la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione.

Le accuse e la sentenza

In pratica le tensioni ‘condominiali’ sarebbero esplose fra i due imputati e una coppia che viveva nell’abitazione sottostante. Cattivi rapporti di vicinato sfociati, secondo l’accusa, in rumori al solo scopo di disturbare il riposo e la serenità dei vicini, ma pure minacce, insulti, pugni alla loro autovettura e anche liquido – una sostanza oleosa – gettata sulla tenda parasole delle persone offese, costituitesi parti civili nel processo in questione. Situazioni che, unite alle lesioni (prognosi di 20 giorni) che la 38enne avrebbe causato alla vicina percuotendola e afferrandola per il collo (era il marzo del 2017), avrebbero prodotto nelle persone offese uno stato d’ansia tale da costringerle a cambiare le proprie abitudini di vita e ad installare telecamere per controllare le azioni della coppia ‘brutale’. Un quadro che il tribunale di Terni ha però rigettato, pronunciando la sentenza di assoluzione e lasciando ‘cadere’ – almeno in sede penale – la richiesta risarcitoria avanzata, pari a 50 mila euro.

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