di S.F.

Terni ed i parchi chiusi da anni. Quando se ne parla il primo che viene in mente รจ quello di Cardeto, ma ne esiste un altro che ormai รจ off-limits dal marzo 2015 e sul quale non si riesce a mettere mano in forma concreta: รจ lo spazio in via Rosselli, per il quale palazzo Spada stima – si evince dal piano triennale dei lavori pubblici contenuto nel recente aggiornamento del Documento unico di programmazione – un costo d’intervento da 730.363 euro per la riqualificazione e la rinfunzionalizzazione. In tal senso qualcosa si muove, forse.
IL PARCO CHIUSO DAL 2015: BONIFICA E SCORIE

Pronto il progetto
Indagini approfondite, molto costose e che richiedono tempo vista la rilevanza dell’area in questione e le problematiche che la riguardano. In estrema sintesi il โfamosoโ piano di caratterizzazione utile alla bonifica del sito: ยซArea con presenza di rifiuti al piano campagna e a rischio di crollo delle alberatureยป, il cartello posizionato ai lati del parco e che descrivono in breve il contesto sul quale intervenire. Venerdรฌ mattina l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo. Poi la gara attraverso i fondi – una soluzione che era rimasta bloccata nel 2019, poi c’รจ stata la riprogrammazione – legati al piano periferie: il passaggio fa seguito alla determina della Regione Umbria dello scorso 5 dicembre, utile all’autorizzazione per procedere dopo aver ascoltato tutti gli enti coinvolti nel procedimento. Si tratta – oltre al Comune, se ne occupa l’ingegnere Giorgia Imerigo – della Provincia di Terni (ha seguito la vicenda in Conferenza di servizi Massimiliano Mazza), Arpa Umbria (Paolo Sconocchia) e Usl Umbria 2 (Maria Laura Proietti). Focus in particolar modo sulla presenza di scorie nel sottosuolo e la contaminazione. Tutti aspetti da valutare nel dettaglio con i campionamenti.
GENNAIO 2019, IL COMUNE A CACCIA DI 800 MILA EURO PER IL PARCO

Cosa รจ previsto: nove sondaggi
Nell’esposizione con la Regione ed i vari enti il Comune si era esposto parlando di un piano di caratterizzazione che ha lo scopo ยซdi definire la potenzialitร contaminante – si legge nel verbale della Cds del novembre 2019 – del materiale antropico presente nel sito nonchรฉ di accertare lo stato di contaminazione delle matrici ambientali, con riferimento ai terreni naturali presenti sotto il materiale antropico rinvenuto e alle acque sotterraneeยป. Previsti nove sondaggi (perforazioni) ambientali, di cui tre da attrezzare a piezometro con profonditร di 5-6 metri: ยซRaggiungeranno la profonditร di 25/30 centimetri dal piano campagna e comunque fino ad intercettare la falda sotterranea per uno spessore tale da poter effettuare le operazioni di spurgo e di campionamento delle acque sotterranee (spessore minimo di 5 metri)ยป. A ciรฒ si aggiungono i campioni di terreno e di rifiuto materiale/antropico. Alla fine del lavoro sarร presentato un rapporto tecnico per aggiornare il modello di contaminazione del parco. Arpa ha condiviso il piano, idem la Usl Umbria 2 seppur con una prescrizione per rilevare ยซlโeventuale presenza di radioattivitร scandagliando preventivamente tutta lโarea oggetto di indagine e, qualora si rendesse necessario, anche sui campioni prelevatiยป. Il piano in realtร doveva essere ultimato proprio entro giugno. Per ora c’รจ solo l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo di primo stralcio con importo a base d’asta di poco superiore ai 140 mila euro con lavori da ultimare entro 30 giorni: la data presunta per l’avvio รจ indicata nel 27 luglio. E una sorta di giungla non curata da troppo tempo. Di certo negli ultimi anni l’area รจ stata piรน volte frequentata e non in positivo.