di S.F.

Una cessione di una piccola superficie da circa 30 metri quadrati per definire uno spazio di accesso ad un’abitazione privata ed evitare in questo modo una commistione per l’uso pubblico/privato. In estrema sintesi è questo lo scopo della variante parziale di iniziativa mista al piano attuativo per la ristrutturazione urbanistica nell’area tra via del Vescovado e piazza Paul Harris, in centro a Terni: la convenzione originaria è del 28 giugno 2016 e fece seguito all’approvazione del consiglio comunale datata 30 novembre 2015. La questione più rilevante dell’iter è la realizzazione della ‘famosa’ palazzina residenziale di tre piani – avvio dei lavori avvenuto l’11 giugno 2018 con la Edil Ceparano e la Eredi Cavalletti Gianfranco in azione, poi la storia è cambiata – con volumetria massima di 2 mila metri cubi. Si inizia dall’adozione, quindi seguirà l’approvazione.
PIAZZA HARRIS, PROBLEMI DAL 2015

Il perché della variante: l’accesso
Coinvolti nell’iter il Comune e la società Il Giardino di via del Vescovado: quest’ultima firmando la convezione si è impegnata a sviluppare opere di urbanizzazione come la sistemazione di piazza Paul Harris, il verde pubblico sul lato posteriore – post demolizione dell’immobile esistente – e la creazione di un percorso pedonale di collegamento con vico San Filippo (termina in via Roma). Poi è saltato fuori un problema legato al lavoro sul verde: questo spazio è stato ceduto all’amministrazione come previsto dal piano attuativo ma non è stato tenuto conto della presenza di un vicino edificio – di proprietà della stessa società – che va ad impattare su un accesso all’abitazione privata tramite una porta finestra al piano terra ed un balcone. In tutto c’è resta una certezza, l’area interamente off-limits

L’adeguamento
Risultato? L’accesso in questione ora si affaccia sull’area a verde pubblico ceduta al Comune. Inoltre è un metro sotto rispetto alla quota del terreno oggetto di sistemazione con «presumibili problematiche di sicurezza, introspezione, ma anche di accumulo di acque e detriti». E dunque la variante è utile per ‘riconsegnare’ alla Il Giardino di via del Vescovado questa porzione d’area ed escluderla in questo modo dall’uso pubblico. Tutto ciò per 6 mila 750 euro a favore del Comune con impegno alla sistemazione con pavimentazione di vico San Filippo, altrimenti si parla di 13 mila 900 euro. In azione per la variante parziale è tornato l’architetto Andrea Della Sala, mentre in passato i colleghi coinvolti per il progetto architettonico erano Marco Iapadre e Alessio Patalocco con l’impresa – il cartello di cantiere è rimasto – Nuove costruzioni edili.
