Qualcosa di buono c’è, mentre in Umbria si piange per la nuova devastazione provocata dal terremoto di domenica: dopo venti giorni la brutta ferita che sfregiava piazza Bruno Buozzi (Valnerina) a Terni è stata finalmente chiusa. La spaventosa voragine – che si era spalancata la mattina di sabato 8 ottobre – è stata completamente chiusa e il prossimo step sarà quello del riposizionamento del dehor del bar che si affaccia su quell’angolo della piazza e che era rimasto pericolosamente in bilico.
LA RIMOZIONE DEL DEHOR – IL VIDEO
Il crollo La voragine si era aperta all’improvviso, senza che nessun segno premonitore fosse apparso: «Abbiamo prima provveduto a mettere al sicuro le persone – racconta l’assessore Stefano Bucari – e poi chiesto al personale interno del Comune e alle ditte esterne impegnate nei lavori il massimo della celerità, per permettere a tutti di tornare a casa nel più breve tempo possibile e mettere le attività professionali e commerciali di riprendere il lavoro, consapevoli del danno economico che stavano e stanno subendo».
I lavori Dopo aver asportato detriti e macerie «si è provveduto ad un’analisi approfondita della situazione del sottosuolo – dice ancora Bucari – che ci permettesse di conoscere con precisione le condizioni delle fondamenta dei palazzi e ci garantisse sulla loro stabilità futura. Poi si è dato il via al rifacimento e all’integrazione dei sistema fognario danneggiato, con la realizzazione di un pozzo e di un nuovo impianto per il sollevamento delle acque, con tutte le opere impiantistiche necessarie ad assicurare un funzionamento ottimale per evitare che si verifichino nuovi esposito come quello che, con la stagnazione dei liquami, ha presumibilmente contribuito al cedimento».
LE FOTO DELLA VORAGINE E DEI LAVORI PER CHIUDERLA
Ferita chiusa Ora la piazza si presenta con un volto più rassicurante: il Comune ha impegnato 254 mila euro, ma come detto da Bucari, ha chiesto alle due imprese chiamate a lavorare per il ripristino della situazione, di fare in fretta, «garantendoci però l’assoluto rispetto di tutte le normative e lo svolgimento di opere che assicurino la tenuta e la stabilità futura. La piazza – insiste l’assessore – deve tornare a svolgere per intero la sua funzione aggregativa e le attività professionali e commerciali devono poter operare nel massimo della sicurezza».
Il dehor Entro pochi giorni, probabilmente già nel corso della prossima settimana, potrà tornare al suo posto anche il dehor che era stato rimosso con grande cura da parte dei vigili del fuoco, che avevano provveduto ad una ‘imbracatura’ particolare della struttura proprio per evitare che si danneggiasse durante la fase di spostamento ed in vista del suo riposizionamento. Alle viste quindi, c’è anche il ripristino della normale circolazione stradale, che adesso vede la chiusura del tratto di viale Brin in uscita dalla piazza verso la Valnerina: «Anche questo sarà un segnale di ritorno alla normalità che vogliamo dare nel più breve tempo possibile», conclude Bucari.

I dubbi Restano, tutti interi – ma su questo punto l’assessore preferisce glissare – i dubbi su quelle che possano essere state le cause effettive del crollo: «Come dicevo sono state svolte delle indagini molto accurate ed approfondite – si limita a dire Bucari – e posso garantire che saremo estremamente trasparenti nel rendere noti i loro esiti. Per ora ci siamo concentrati sulla fase emergenziale e sulla necessità di riportare la situazione alla normalità, ma non abbiamo intenzione di far finta che non sia successo nulla». Il che significa che – la cosa era emersa proprio in virtù degli accertamenti svolti nel sottosuolo – le indagini sui lavori svolti per la realizzazione del parcheggio interrato in quella piazza non sono finite.