Altri dettagli
Da quanto appreso, i due arrestati erano provenienti dalla Calabria e il loro punto di arrivo era proprio Terni, città inserita nel navigatore utilizzato. Tutto ciò fa ritenere che l’ingente quantitativo di cocaina, di poco superiore ai 21 chilogrammi, fosse destinato proprio al territorio ternano. I due cittadini albanesi, formalmente senza fissa dimora, sarebbero giunti da poco in Italia con un visto ‘turistico’. Gli arresti sono stati convalidati dal gip Chiara Mastracchio: gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e nei lroo confronti è stato confermato il carcere.
L’alt è scattato nella serata di domenica 23 febbraio, appena le due auto – una Ford Kuga e una Opel station wagon – sono uscite allo svincolo Terni Ovest della ss 675 (Rato) per entrare in città. In campo gli agenti della squadra Mobile di Terni che, coordinati dal dirigente Marco Colurci, hanno proceduto ad un controllo che ha portato alla luce una quantità davvero importante di cocaina – poco più di 21 chilogrammi – con conseguente arresto di due uomini di 36 e 25 anni, entrambi di origini albanesi.
L’attenzione degli investigatori della IV sezione antidroga della squadra Mobile è stata attirata anche dal fatto che le due auto procedevano a poca distanza l’una dall’altra, come se la seconda stesse tallonando la prima per evitare che altri mezzi si frapponessero. Dopo l’alt, i due rispettivi conducenti – gli uomini di nazionalità albanese – sono stati sottoposti a perquisizione personale e veicolare.
Il primo controllo non ha fatto emergere aspetti particolari. All’interno del vano portaoggetti di una delle due auto, però, gli agenti dell’antidroga hanno trovato un piccolo telecomando che, una volta premuto, ha fatto scattare un ‘click’ dal cruscotto centrale superiore della plancia, dove è solitamente alloggiato l’impianto radio. Al suo interno nascondeva un vano con quattro panetti di sostanza grigia.
L’altra autovettura, apparentemente in ordine, presentava invece un meccanismo nel portabagagli che, azionato da due calamite in posizione perpendicolare, metteva in moto un pistone idraulico in grado di sollevare il finto fondo del bagagliaio. Sotto c’erano altri sedici panetti della stessa sostanza.
La droga – posta sotto sequestro – è risultata essere cocaina: oltre 20 chili per un valore di mercato di circa 6 milioni di euro. I due sono stati così arrestati in flagrante e associati al carcere di Terni. Nei giorni scorsi è si è tenuta l’udienza di convalida con la conferma della misura cautelare in essere. Le indagini della questura proseguono per accertare tutti i dettagli della vicenda.
A complimentarsi con il questore Luigi Mangino e la polizia di Stato per la brillante operazione, è il prefetto di Terni Antonietta Orlando: «Con viva soddisfazione esprimo il più vivo compiacimento ed apprezzamento per la grande professionalità dimostrata, ancora una volta, a tutela della nostra comunità e a garanzia della legalità».
Alla questura di Terni giunge il plauso dell’amministrazione comunale: «A nome del sindaco Stefano Bandecchi e di tutta l’amministrazione – afferma il vice sindaco con delega alla comunicazione, Riccardo Corridore – un plauso alla squadra Mobile di Terni, alla polizia di Stato e al questore Luigi Mangino per la brillante operazione che ha portato al sequestro di oltre 20 chilogrammi di cocaina. Si tratta di un quantitativo di sostanza stupefacente molto ingente che viene sottratta allo spaccio e al consumo, si tratta di un’azione di polizia di particolare significato che dimostra ancora una volta che lo Stato è presente, che le forze di polizia vigilano sul territorio in un’azione quotidiana di contrasto all’illegalità, in particolare contro reati di particolare gravità come il traffico di sostanze stupefacenti. La sicurezza della nostra città – conclude Corridore – passa anche attraverso azioni di tale portata».
«Voglio esprimere il mio grazie ai colleghi della polizia di Stato di Terni per il loro straordinario lavoro nel maxi sequestro di oltre 20 chili di cocaina, del valore di circa 6 milioni di euro», scrive Roberto Fioramonti, segretario sindacato Mosap Terni. «Grazie all’impegno e alla prontezza della squadra Mobile – aggiunge – sono stati arrestati due sospetti che cercavano di eludere le autorità con un ingegnoso meccanismo nel loro veicolo. Queste azioni dimostrano la dedizione e la professionalità dei poliziotti nella lotta contro il traffico di droga e alla criminalità, nonostante le carenze di organico e i tagli alla sicurezza dei vari governi, e contribuiscono anche a rendere le nostre comunità più sicure».