di S.F.
Estate memorabile per lo sport ternano. Non di certo per la Ternana – retrocessa in serie C da ultima e impegnata nella ‘battaglia’ per il ripescaggio in B – Calcio, ma per le numerose medaglie nazionali e internazionali conquistate dai suoi atleti di punta: Alessio Foconi nella scherma, Matteo Mulas nel canottaggio e Riccardo Menciotti nel nuoto paralimpico hanno portato – e di che tinta – Terni al centro dell’attenzione per i loro brillanti risultati. Senza dimenticare Danilo Petrucci, lo scudetto della Ternana femminile del futsal e i tanti ‘under’ 20 protagonisti in giro per l’Italia in diverse discipline. Cosa manca? Un’impiantistica sportiva di qualità, fatta eccezione per il palatennistavolo ‘De Santis’ e il palaAscenzioni. La nuova giunta proverà il rilancio con il progetto ‘La terra dello sport’ e la creazione di un marchio «che definisca la città come sede privilegiata per gli eventi». Ci sono da sistemare diverse cose.
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Progetto, razionalizzazione e offerta integrata Tutto in mano all’assessore Elena Proietti. Due – ataviche – le questioni di primaria importanza: il nuovo palazzetto dello sport e la riqualificazione del camposcuola ‘Casagrande’. Capitolo a parte per lo stadio ‘Liberati’ e il palaDiVittorio, elementi di massimo rilievo nel tessuto impiantistico cittadino. Che intenzioni ha il Comune? «Razionalizzazione – si legge tra gli obiettivi strategici indicati nel Dup 2018-2020 – degli impianti sportivi comunali e di altri enti per creare un’offerta integrata che includa anche gli spazi per gli sport all’aria aperta che renda il territorio di Terni ‘La terra dello sport’, coinvolgendo anche entità esterne per la gestione degli impianti; valorizzazione dello sport con forte tradizione sul territorio con la creazione di nuove strutture dedicate e valutazione della possibilità di aprire il territorio a sport non ancora presenti, ma che potrebbero essere fonte di attrazione turistica». Discorso legato anche al turismo ovviamente.
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Il marchio e persone con disabilità Non l’unica idea in mente della giunta del sindaco Leonardo Latini. L’obiettivo è quello di «riproporre grandi eventi sportivi di consolidata tradizione e di rilevanza nazionale ed internazionale; avere supporto logistico organizzativo finalizzato alla realizzazione di eventi e manifestazioni sportive; realizzare una campagna di comunicazione e promozione per la caratterizzazione della vocazione turistico-sportiva della città e del suo comprensorio; realizzare un marchio che definisca la città come sede privilegiata per gli eventi sportivi; valorizzazione e sviluppo della pratica degli sport outdoor ed open-air nell’ambito delle linee guida dell’Unione europea dell’Attività fisica (programma E-One); promozione di eventi e manifestazioni sportive per atleti con disabilità». Tutte azioni utili «a garantire un costante flusso turistico sportivo tale da determinare l’incremento dell’economia locale». Spazio anche al potenziamento e alla riqualificazione del centro remiero di preparazione olimpica di Piediluco.
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Turismo sportivo Un concetto che viene ripreso per mettere nero su bianco le finalità da perseguire: «Mantenere rapporti di collaborazione attiva con il sistema delle società e delle associazioni sportive, al fine del loro coinvolgimento nelle politiche dello sport e di un utilizzo razionale degli impianti sportivi. Attestare la città come sede di eventi sportivi di eccellenza, anche in relazione al più ampio contesto dello sviluppo del turismo sportivo». A ciò si aggiunge la creazione di un piano dell’offerta degli eventi sportivi. Fondamentale in tutto ciò riqualificare il camposcuola – in generale tutte le strutture obsolete – e mettere mano al progetto da oltre 15 milioni di euro riguardante il palazzetto dello sport. Certo, il dissesto finanziario non aiuta.