di S.F.
Project financing a Terni, la scia prosegue. Dopo l’input per gli ex studios di Papigno ed il tempio crematorio, gli uffici tecnici di palazzo Spada hanno chiuso la lunga fase di studio e di istruttoria per ciò che concerne la modalità di affidamento del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione di proprietà comunale. Si parla di un importo stimato per la concessione da 32,5 milioni di euro con procedura da avviare nel 2025.
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Passo indietro (senza ripetere le già note dell’operazione societaria Asm/Acea 2022 e la missiva Agcm). Lo scorso 7 novembre la giunta ha approvato un documento che, in sintesi, ha dato il il via all’operazione utile alla predisposizione della relazione da sottoporre al consiglio comunale «per l’individuazione della modalità di organizzazione del pubblico servizio» in questione. Ora c’è l’esito che, visti i precedenti dell’ultimo biennio e le polemiche di fine 2024 proprio sul project, era atteso. Ovvero che «la modalità di affidamento all’esito dell’espletamento della procedura di cui all’articolo 193 del decreto legislativo 36/2023 (project financing) possa più efficacemente rispondere alle esigenze gestionali del servizio e risulti maggiormente in linea con gli indirizzi della giunta comunale». Le cifre?
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Si parla di un affidamento per un periodo di dodici anni ed un importo stimato da 32,5 milioni di euro. Al momento il sistema di illuminazione pubblica può contare su poco meno di 20.500 punti luce, dei quali il 33% (6.732) a tecnologia led. A firmare è il dirigente all’energia – nonché responsabile del procedimento – Paolo Grigioni, mentre il Rup per la futura procedura sarà la posizione di elevata qualificazione Gianluca Rubeca in qualità di energy manager. Interessanti alcuni numeri riportati nel documento di valutazione.
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Esempio? Il consumo di energia elettrica della pubblica illuminazione. Nel 2022 è stato di 9.103.997 kW/h, l’anno successivo 8.777.772 kW/h e nel 2024 8.770.359 kW/h (dati Asm). Nel resoconto inoltre si fa riferimento alla necessità di sostituire 2.581 pali di diverse tipologie in quanto ammalorati. Capitolo implementazione dei punti luce: «Da una prima stima – viene specificato – effettuata anche sulla base di segnalazioni pervenute sarà necessario prevedere una implementazione pari a circa il 10% dei punti luce per un totale di 2.000 circa. Di cui stimati 500 nuovi pali per adeguamento normativo e 1.500 per nuove installazioni». Da ricordare che l’ultimo contratto di servizio tra Comune e Asm fu deliberato il 18 dicembre del 2003 con durata originaria fino al 31 dicembre 2050.
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Una relazione molto lunga e dettagliata che, tra le varie informazioni, mette in evidenza anche le criticità dell’attuale contratto. Come ad esempio il fatto che «il sistema di segnalazione delle anomalie della pubblica illuminazione dovrebbe ricorrere solo residualmente alla segnalazione dell’utente, e ricorrere invece all’implementazione di soluzioni tecnologiche che segnalino automaticamente l’anomalia e permettano l’intervento in automatico da parte del servizio di assistenza, pur mantenendone traccia nella piattaforma gestionale, ai fini dei controlli in fase di esecuzione e della tenuta della contabilità». In più la necessità di «prevedere un idoneo strumento gestionale di analisi dei consumi, che sia in grado di intercettare le situazioni maggiormente critiche in termini di efficienza e di verificare il grado di efficientamento (anche in termini economici) a consuntivo» al fine di programmare in modo più efficace gli interventi di efficientamento.
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Per il gruppo di lavoro comunale dunque, con analisi comparativa e cifre alla mano, «lo strumento del partenariato pubblico-privato appare quindi la modalità più idonea a garantire l’investimento iniziale e la rapidità per il completamento dell’efficientamento energetico e adeguamento impiantistico». A lavorarci il team formato – oltre ai già citati Grigioni e Rubeca – dall’ingegnere Giorgia Pregolini, dall’architetto Andrea Cecilia e dai periti industriali Emiliano Lenticchia, Roberto Simonetti e Federico Alcidoni. Al momento lo stanziamento economico per l’approvvigionamento dell’energia elettrica e per il servizio di manutenzione ordinaria/straordinaria è di 3 milioni 550 mila euro. Confronto in consiglio comunale in arrivo.