di S.F.
Da misura temporanea stabilita con ordinanza – fino al 21 aprile – a permanente con la modifica del regolamento comunale di polizia urbana. Questa la mossa del Comune di Terni nell’ambito del decoro delle vetrine dei locali visibili dalla pubblica via: pronta l’integrazione del dispositivo. Riguarda proprietari, affittuari, concessionari e titolari di diritti reali di godimento di locali.

Viene creato l’articolo 51 bis del regolamento. L’impianto, nelle misure principali, resta quello dell’ordinanza: viene dato l’input di «tenere pulite le saracinesche e le vetrine». Quest’ultime, in caso di spazi vuoti, dovranno risultare «prive di ogni messaggio pubblicitario non autorizzato, affissioni o avvisi anche se fatti da terzi con o senza scopo di lucro, fatta eccezione per le eventuali comunicazioni di trasferimento dell’attività in altro luogo o dell’offerta in vendita o in locazione dell’immobile». Oltre al mantenimento in stato decoro e privi di rifiuti.
Poi la curiosità sulla possibilità di oscurare i locali vuoti. Come? «Ricorrendo a manifesti recanti le immagini dei principali luoghi di interesse storico, artistico, culturale, ambientale o paesaggistico comunale». A chiudere il cerchio il dover eliminare i rifiuti accumulati nell’intercapedine tra saracinesche e vetrine, mantenere in stato di decoro l’area esterna di proprietà privata ed eliminare/coprire «adeguatamente la presenza di cavi, sistemi, centraline, nicchie con contatori correlati alla rete idrica, elettrica o telefonica dismessi e/o non conformi alle norme di sicurezza di cui alla legislazione vigente». La sanzione pecuniaria in caso di inosservanza va da 80 a 480 euro. Firmano in tre: il responsabile del procedimento e dirigente al commercio Claudio Filena, il collega all’area di coordinamento Suape Claudio Carbone e l’assessore Stefania Renzi.
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