Aveva rubato due salami contenuti in un frigo del supermercato Superconti di corso Tacito e, dopo essere uscito senza pagare, era stato inseguito e raggiunto dal direttore. Per tutta risposta l’uomo, 26enne del Kosovo, lo aveva minacciato a parole («Adesso ti dò un pugno e ti spaccio la faccia») e con il gesto che significa ‘ti sgozzo’. Poi era fuggito.
I fatti risalgono al 29 marzo del 2024. A seguito delle denunce e delle indagini condotte dalla squadra Volante della questura di Terni, il 26enne era stato deferito alla procura della Repubblica di Terni per il reato di rapina e quindi è finito a processo. Giovedì mattina il gip di Terni, Barbara Di Giovannantonio, lo ha condannato ad un anno e otto mesi di reclusione con le modalità del rito abbreviato. In aula l’accusa aveva chiesto tre anni e quattro mesi.
Nella sentenza, il tribunale ha riconosciuto al giovane imputato le attenuanti generiche ed anche la ‘lieve entità ’ del fatto. La stessa Corte Costituzionale ha infatti stabilito che in determinate situazioni, quelle ritenute ‘meno gravi’, si possa procedere ad un ulteriore sconto di pena – diversamente da quanto stabilito dal Codice penale – anche a fronte della contestazione di rapina. «Ciò – osserva il legale difensore del 26enne, l’avvocato Francesco Mattiangeli – ha consentito di evitare una condanna che sarebbe stata, nel caso di specie, oggettivamente troppo pesante per fatti relativamente modesti come quelli contestati dall’autorità giudiziaria».