di S.F.
Poco meno di due ore di confronto ma più che pimpanti. Lunedì mattina il consiglio comunale ha approvato il rendiconto di bilancio 2024 del Comune di Terni (ne abbiamo scritto più volte nelle ultime settimane) che, come noto, si è chiuso a quota zero. Con un pizzico di bagarre di mezzo.
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Alcuni consiglieri di minoranza hanno ricordato al sindaco Stefano Bandecchi e alla giunta alcune criticità contenute nel parere del collegio dei revisori dei conti e nella relazione per il controllo di gestione 2024: in tal senso si sono mossi Marco Celestino Cecconi (FdI) e Leonardo Patalocco (Pd). «Sono state rilevate criticità sulle variazioni di bilancio. Poi difficoltà per l’incasso delle entrate extratributarie, i residui attivi da riscuotere, le forti divergenze tra parte politica e dirigenti, le quattro ristrutturazioni del personale dell’ente ed i maggiori costi di giunta e consiglio», hanno sottolineato. Il primo cittadino, oggi un po’ su di giri, ha parlato in più circostanze per controbattere.
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«Il bilancio chiude in attivo perché senza l’accantonamento che abbiamo fatto avremmo chiuso a +19 milioni», le parole di Bandecchi. «I 23 milioni che arrivano dall’Osl? Soldi ‘finti’, detto fin da subito. E in un anno sono passati da 23 a 16». Bandecchi poi è stato sollecitato anche sulla capacità di riscossione dell’ente e soprattutto le multe per violazioni al codice della strada che, da anni, rappresenta una delle principali problematiche: «Un problema in tutta Italia. Ma le multe le stiamo incassando e ne facciamo anche troppe. I conti tornano e bene». Poi l’imprenditore livornese si è scatenato sul rapporto con i dirigenti. O meglio, ha voluto dire la sua. Ad introdurre il tema ed enunciare i dati principali era stata l’assessore al bilancio Michela Bordoni.
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Bandecchi ha parlato brevemente con la dirigente alle attività finanziarie, Grazia Marcucci, poi ha replicato: «Politica e dirigenti non vanno d’accordo? No, vanno lette bene quelle parole. La nostra politica ha una linea ferma e non è mai cambiata, ha avuto bisogno di molti aggiustamenti nel tempo perché i dirigenti erano stati abituati male da una politica supina alla dirigenza. Ora invece la politica fatta è espressa dai politici ed i dirigenti devono obbedire. Si sono pian piano adeguati e in alcuni casi c’è massima eccellenza». E sui costi? «Leggete i bilanci. Abbiamo speso i soldi giusti nella politica, si è speso meglio. Infamante ed offensivo scrivere che si è speso di più». In ‘soccorso’ del sindaco è arrivato Valdimiro Orsini (TMS).
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«Sulle multe non bisogna indietreggiare, le persone per anni ci hanno marciato», l’invito a Bandecchi di Orsini. «E quei 23 milioni lasciati dall’Osl sono inesigibili, è un loro errore». Poi il richiamo sull’esposizione: «I dirigenti non obbediscono all’amministrazione, ma seguono l’indirizzo dell’amministrazione comunale. Ridicola la discussione sui costi della politica». In chiusura è di nuovo Bandecchi a rispondere: «Abbiamo rispetto dei nostri dirigenti, all’inizio ho dovuto forzare la mano. Ora vengono dietro la nostra politica e grosse discussioni non ce ne sono state. I disguidi sono stati chiariti». Battuta di Emidio Gubbiotti (Pd) e tutti via: «Forse si sta preparando per il suo secondo mandato, sindaco». Rendiconto approvato.