Prescrizioni per il riavvio dell’impianto di coincenerimento Bioter a Terni, prende posizione l’assessore regionale all’ambiente Thomas De Luca dopo quanto emerso nel Bur del 23 aprile. Il focus è sul documento a firma del dirigente Michele Cenci.
IL DOCUMENTO PUBBLICATO NEL BUR DEL 23 APRILE 2025: RIAVVIO CON PRESCRIZIONI
«Come riportato dalla vostra testata, in data 10 aprile 2025, è stata firmata – spiega De Luca – una determina dirigenziale relativa ad ulteriori prescrizioni per l’eventuale riavvio dell’impianto Bioter a Terni. Desidero essere chiaro fin da subito: si tratta di un atto tecnico, su cui non c’è stato alcun margine di discrezionalità politica, che nulla cambia rispetto all’attesa sentenza del Consiglio di Stato che ci auguriamo tenga conto delle prescrizioni avanzate dalla Regione Umbria».
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Da qui il riepilogo della lunga vicenda: «A tale riguardo è bene ricordare che, al netto della già annunciata ripresa dell’attività dell’impianto che è stato autorizzato nel 2017, la Regione Umbria ha depositato ricorso in appello al Consiglio di Stato in merito alla sentenza del Tar sulla applicabilità delle Best Available Techniques (BAT) ribadendo la convinzione, già espressa in altre sedi, che la richiesta di riavvio/esercizio dell’impianto vada subordinata alla conclusione del procedimento di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’adeguamento alle migliori tecnologie disponibili».
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Nel frattempo – prosegue De Luca – la giunta, al fine di garantire la massima trasparenza, «tramite Arpa Umbria ha continuato a monitorare attraverso sopralluoghi di controllo le cosiddette attività di soffiatura. Pur comprendendo che tale determina sia stata pubblicata in ottemperanza alla sentenza del Tar favorevole alla proprietà dell’impianto, tengo a sottolineare che non è più possibile ignorare che la stazione di monitoraggio di Maratta continui a registrare l’aria più inquinata dell’Umbria senza che vi sia una revisione delle autorizzazioni in essere e di quelle che costituiscono nuovi fattori di pressione, come quella in oggetto».
«La priorità – conclude l’assessore – è comprendere la portata di questa problematica, pur nel rispetto delle decisioni giudiziarie, e in questo senso si è già tenuto nella giornata di ieri un vertice con tutti gli uffici preposti. Non possiamo espropriare un impianto o impedire l’attività di manutenzione ordinaria dopo che lo stesso è stato autorizzato nel 2017 ma confidiamo nelle valutazioni del Consiglio di Stato». L’udienza pubblica di merito è fissata per il 25 settembre 2025.