Anche quest’anno in basilica, come da tradizione, gli eventi in onore del santo patrono si apriranno con la rievocazione storica del martirio di San Valentino: vita, santità e martirio.
Si tratta di una rievocazione – in due rappresentazioni – degli ultimi giorni di vita di San Valentino, in particolare l’arresto e il processo sommario subito prima dell’esecuzione della condanna a morte per decapitazione, avvenuta nel 273 dopo Cristo. Quest’anno le due rappresentazione si terranno sabato 1° e sabato 15 febbraio alle 18.30 all’interno della basilica.
Un appuntamento particolare, con un’atmosfera antica, in cui sono ambientate le vicende della vita del santo. La scenografia riproduce un colonnato in stile ionico romano e i costumi storici per gli attori e i figuranti realizzati dall’istituto Ipsia di Terni.
Accanto a San Valentino sono rappresentati Placido, prefetto romano che diede ordine di decapitare il Santo, i legionari, il senato romano, Abondio, figlio del prefetto Placido e primissimo seguace di Valentino, Giunio capo centuria, fino ad una rappresentazione allegorica del trionfo dell’amore, affidata alle figure di Sabino e Seraphia, lui soldato romano e di fede pagana, lei ternana di fede cristiana, che grazie alla fede nel santo martire, riuscirono a coronare il loro sogno d’amore, nonché la guarigione di Cherémone, uno dei primi miracoli attribuito al santo martire, figlio dell’oratore latino Cratone, uomo molto vicino all’Imperatore romano.
Gli interpreti recitano su di un testo liberamente tratto dall’opera ‘Melodrama San Valentino’ composto dal ternano Antonio Checchi nel 1696, opera dedicata ai cittadini ternani e illustrissimi priori, in occasione dell’inaugurazione del nuovo altare maggiore della dasilica dove furono traslati i resti mortali del santo, rinvenuti nel 1605.
In occasione della traslazione dell’urna contenente le spoglie mortali di San Valentino, dalla cattedrale di Terni alla basilica al termine del solenne pontificale previsto per domenica 9 febbraio, il Centro culturale valentiniano parteciperà con un corteo storico del 1600, rievocando la storica traslazione del corpo del santo avvenuta il 22 luglio 1618. Sfileranno 40 figuranti con abiti realizzati dalle sarte volontarie del Centro culturale valentiniano.
I figuranti rappresentano le sei famiglie nobili, le sei coppie dei sei priori della città di Terni accompagnati da sei stendardi con la raffigurazione degli stemmi dei rioni cittadini, preceduti dall’antico gonfalone della città. Anche quest’anno apriranno il corteo seicentesco il gruppo ‘Borgias’, tamburini e musici del terziere Mezule di Narni.
Il corteo partirà da piazza Duomo alle 11 circa e si snoderà per le vie cittadine secondo il seguente itinerario: via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, Lungonera Savoia, via Piave, strada delle Grazie, via Fratelli Cervi, via Menotti Serrati, via San Valentino, fino a raggiungere la basilica dove l’urna verrà ricollocata sotto l’altare maggiore per essere venerata dai fedeli durante tutto il giorno del 14 febbraio.